Ipossia, cioè la carenza di ossigeno seguita alla neve che lo ha travolto. E’ la più probabile causa del decesso restituita dall’esame esterno svolto dal medico legale sul corpo dello sciatore morto ieri, a seguito del distacco di una valanga nella conca di Cheneil, in Valtournenche. Dal riscontro della salma del 27enne monegasco Jean-Vincent Lausseure, che partecipava ad un’uscita in eliski, non sono emersi traumi individuabili visivamente, elemento che farebbe venire meno l’ipotesi del decesso a seguito di una caduta.
Nelle prossime ore, ricevuti gli atti sugli accertamenti compiuti dal Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Breuil-Cervinia, il pm Giovanni Roteglia aprirà un fascicolo per omicidio colposo, mirato alla verifica di eventuali responsabilità nell’accaduto Oltre alle testimonianze raccolte dai presenti (nella zona risultavano due gruppi, accompagnati da altrettante guide), vi confluiranno pure gli esiti di un sopralluogo svolto dalle “Fiamme gialle” sul luogo dell’incidente, a circa 2.500 metri.
Nella ricostruzione sviluppata finora dagli inquirenti, il gruppo di Lausseure stava scendendo, dopo il trasporto a monte in elicottero (il fuoripista era partito dal colle di Croux, a 2.700 metri). La guida precedeva il giovane, per creare la taccia, e lui era subito dietro, unico sciatore in movimento in quel momento. Forse si è spostato oltre il tracciato ed è stato visto cadere, probabilmente avendo staccato la valanga al suo passaggio.
Un distacco riferito dai presenti non di dimensioni importanti, ma dalle conseguenze fatali per il giovane, che era dotato di tutta l’attrezzatura necessaria all’autosoccorso (pala, sonda e Artva) ed ha azionato anche lo zaino airbag, ma non è bastato a salvarlo. All’arrivo del Soccorso Alpino Valdostano, in elicottero, lo sciatore era già stato estratto dai partecipanti.
Le sue condizioni sono però apparse da subito molto gravi. Il medico dell’equipaggio ha avviato immediatamente le procedure di rianimazione: è morto nel volo in elicottero verso valle. Il suo decesso è stato constatato in aeroporto. Nella Valtournenche, ieri, il bollettino neve e valanghe prevedeva, sopra i 2.300 metri di quota, un rischio di 3 (marcato) su una scala di 5, individuando in neve fresca e vento la principale fonte di pericolo.
3 risposte
E sarebbe ora di finirla con Eliski fuori pista e tutte ste sciocchezze
L’eliski porta un sacco di soldi,ma è la guida che decide se le condizioni meteo permettono di farlo
L’Eliski porta un sacco di soldi…