Contrariamente a quanto supposto in un primo tempo, la piccozza rinvenuta accanto a un crepaccio non appartiene ai due turisti tedeschi che risultano dispersi dopo che un seracco è caduto sul Mont Blanc du Tacul, nella notte di lunedì scorso, 5 agosto. Lo riporta l’edizione online del giornale “Le Dauphiné Libéré”, che spiega come – dopo alcuni accertamenti – sia emerso che l’attrezzo fosse stato perso da una guida italiana, lungo l’itinerario, poco prima del distacco.
L’ipotesi avanzata dai soccorritori nel momento del ritrovamento era che i due scalatori tedeschi, di 30 e 39 anni potessero essere stati trascinati dalla massa di ghiaccio e neve direttamente nel crepaccio (nel quale i soccorritori avevano comunque ritenuto eccessivamente pericoloso calarsi). Non ci sono quindi elementi concreti, al momento, che riconducano agli alpinisti dispersi. Il crollo ha fatto un morto (il 57enne catalano David Blot) e quattro feriti.
Alpinisti dispersi sul Monte Bianco, trovata una piccozza su un crepaccio
5 Agosto 2024 – ore 17.20
Continuano a risultare dispersi gli alpinisti tedeschi di cui non si hanno notizie dopo l’incidente di lunedì notte sul Mont Blanc du Tacul, sul versante francese del Monte Bianco, dove un seracco è crollato investendo diverse cordate impegnate nell’ascensione. I due scalatori hanno 30 e 39 anni.
L’unica possibile traccia è legata ad una piccozza, rinvenuta sul bordo di un crepaccio. Per i soccorritori, i due potrebbero essere stati trascinati nella voragine nel ghiaccio dalla valanga che li ha investiti. Tuttavia, vista la neve caduta all’interno del crepaccio, le autorità francesi ritengono particolarmente rischioso, al momento, calarvi dei tecnici all’interno.
I due dispersi, così come molti altri alpinisti, avevano sostato per la notte al rifugio des Cosmiques, sulla via normale francese alla vetta del Bianco. L’incidente è avvenuto attorno alle 3 del mattino ed ha causato almeno un morto e quattro feriti, uno dei quali in gravi condizioni.
La vittima, secondo i media transalpini, è stata identificata nel catalano 57enne David Blot. Il Club Alpino Francese di Perpignan, di cui era membro, gli dedica “tutti i suoi pensieri” in un messaggio su Facebook, rivolti anche “alla figlia Emeline, alla sua famiglia e ai suoi amici e conoscenti”.
Tra i quattro feriti si annoverano due amici di Blot (un 42enne, ricoverato in rianimazione con un’emorragia cerebrale, e una donna 40enne, con lesioni polmonari), oltre ad uno spagnolo 58enne e al figlio 17enne, che hanno riportato delle fratture. Al momento del distacco del seracco, una quindicina di alpinisti erano sull’itinerario della caduta.
Seracco caduto sul Bianco, un morto e quattro feriti
5 agosto 2024 – Ore 9.26
E’ di un morto e quattro feriti il bilancio provvisorio del distacco di un seracco, avvenuto attorno alle 3 di oggi, lunedì 5 agosto, sul versante francese del Monte Bianco. Lo comunica la Prefettura dell’Alta Savoia. Al momento del distacco, verificatosi sul Mont Blanc du Tacul, ad un’altitudine di circa 4.100 metri, lungo la via normale alla vetta, dove si trovavano in quel momento diverse cordate.
Quindici persone sono state investite dal crollo. Imponente l’operazione di soccorso lanciata, con una trentina di soccorritori impegnati, tra i quali i gendarmi del PGHM di Chamnonix, con l’elicottero Choucas 74, nuclei cinofili e vigili del fuoco del gruppo montagna. Le ricerche, sul sito del distacco, proseguono per individuare altre eventuali vittime (due alpinisti tedeschi risultano dispersi). I feriti sono stati evacuati verso gli ospedali di Sallanches e Annecy.
La testimonianza della guida valdostana Comune
Nella zona, si trovava anche la guida e direttore del Soccorso Alpino Valdostano Paolo Comune, impegnato nell’ascensione al Bianco con due finanzieri del Sagf, liberi dal servizio. “Siamo partiti dal rifugio dei Cosmiques verso l’1.30. – racconta – Completata la traccia dritta sul Mont Blanc du Tacul, mi sono spostato leggermente verso destra e ho sentito il rumore del seracco che cadeva. Ho girato la testa e l’ho visto scivolare di fianco. Questione di cinque minuti, forse anche meno, e saremmo stati investiti”.
A quel punto, la guida ha dato l’allarme, descrivendo l’accaduto e offrendo disponibilità a riscendere per aiutare. “I servizi di soccorso ci hanno invitati a proseguire nell’ascensione, – aggiunge Comune – spiegando che avrebbero proceduto all’operazione di ricognizione e soccorso”. La via di ascensione è stata chiusa dalle autorità. Il Comitato di coordinamento dei soccorsi è stato attivato nel municipio di Chamonix.