Vessazioni e botte alla partner, uomo finisce in manette

Un 36enne è accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti della donna cui era legato. L’ultimo episodio ha messo in luce angherie da due mesi a questa parte. La Procura ha chiesto il giudizio immediato.
Tribunale di Aosta
Cronaca

E’ stato arrestato dalla Polizia nella notte tra venerdì e sabato scorsi e oggi, martedì 21 settembre, la Procura ha avanzato al Tribunale richiesta di giudizio immediato. E’ il “percorso” giudiziario di un 36enne di origini tunisine, che vive in Valle, accusato di aver vessato e aggredito ripetutamente, negli ultimi due mesi, la donna con cui intratteneva una relazione sentimentale.

L’episodio culmine, che ha messo in luce il resto della vicenda, è del pomeriggio di venerdì, nel parco “Emilio Lussu”, a pochi metri dal Palazzo di giustizia. L’uomo, nella ricostruzione degli inquirenti, litiga con la sua compagna per motivi tutto sommato futili: lei chiede i soldi per un biglietto del treno, lui – che non risulta lavorare – li rifiuta e la prende inizialmente a male parole.

Da lì alle mani, purtroppo, il passo è breve. Il 36enne afferra una mano della partner e le “gira” un dito. E’ in quel momento che, interviene la Volante della Questura, allertata da chi si trovava nei dintorni e aveva sentito le urla di lei. La vittima viene accompagnata in Pronto soccorso, dove i medici le riscontrano una lesione guaribile in quindici giorni.

Approfondendo il fatto, la donna ammette di essere vittima di violenze simili, verbali ma non solo, da un paio di mesi. Dice di non averle mai denunciate, ma alcuni segni sul suo corpo, come i lividi sulle gambe, sono stati notati nella visita. L’uomo viene arrestato nella notte: le accuse sono di maltrattamenti e lesioni nei confronti della compagna.

Alle contestazioni per cui scatta il fermo si aggiunge la minaccia a pubblico ufficiale, per aver pesantemente ingiuriato uno dei due poliziotti durante l’intervento. Ieri, l’arrestato è stato condotto dinanzi al giudice, che ne ha convalidato il fermo, disponendo la custodia cautelare in carcere.

Per il 36enne, già noto alle forze dell’ordine per un recente episodio di resistenza e lesioni ad un passante e difeso dall’avvocato Davide Meloni, con la richiesta di giudizio immediato si aprono più scenari: potrà andare a dibattimento ordinario, o chiedere un rito alternativo (patteggiando o scegliendo l’abbreviato).

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