Galleria 

Viaggio fra le zone più colpite dall’alluvione di Cogne

Dalla strada interrotta all’altezza della Galleria Lexert appena sotto Epinel alla Valnontey. Tanti giovani impegnati nelle operazioni di pulizia e rimozione dei detriti
Cronaca

2 risposte

  1. Segnalo che un anno fa è stato pubblicato un libro (non so perchè di difficile reperibilità) che spiega bene le ragioni della costruzione e della “distruzione” della ferrovia Cogne-Acque Fredde; dopo aver speso molti soldi pubblici (una parte dei 30 milioni citati) anche per acquistare una nuova motrice a batterie e quattro vagoni, questi sono stati letteralmente svenduti ad una azienda italiana a prezzo di rottame incassando una mancia di circa 10.000 euro; sarei curioso di sapere se c’è stato a quel tempo un politico o un responsabile pubblico che si sia opposto a questa scellerata decisione.
    Temo di sapere la risposta, ma sarei felice di conoscere cosa effettivamente sia successo.

    1. Claudio Castiglion  C’era una volta la ferrovia Cogne-Acque Fredde, Edizioni LaVallée, 2013
      Ferrovia del Drinc, 95 anni di rassegna stampa, a cura di Barbara Tutino e Franco Vassoney, stampainproprio, 2017 (riporta articoli con votazioni e dichiarazioni del Consiglio Valle e della Giunta)

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