Vigili del fuoco: è lite tra i professionisti e i volontari

Alle accuse dei sapeurs pompiers volontari risponde duramente il Conapo, il sindacato autonomo dei professionisti, che chiede alla Regione di convocare un incontro chiarificatore per superare la situazione definita "insostenibile".
Cronaca

I vigili del fuoco professionisti e i volontari sono ai ferri corti. Alle critiche ed alle lamentele formulate dai sapeurs-pompiers volontaires nell’assemblea di domenica scorsa, il 5 ottobre, a Saint-Pierre, arriva la secca replica del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco professionisti che per voce del suo segretario regionale Simone Olivero chiede alla Regione di convocare un incontro chiarificatore con tutti i responsabili degli oltre 70 distaccamenti dei volontari per superare questa situazione che definisce “insostenibile”.

Al centro del contendere la nuova ala della sede della caserma dei Vigili del Fuoco di corso Ivrea che i volontari vorrebbero venisse loro assegnata. Di tutt’altro parere il personale professionista che non vuole rinunciare ai nuovi spazi ritenuti già esigui per le esigenze del corpo valdostano. “Viviamo da 14 anni in una caserma fatiscente, pericolante, dimezzata negli spazi dal 2000 e da allora trasformata in un eterno cantiere. Dopo mille promesse, dall’ammodernamento della sede esistente alla costruzione, in tempi di economicamente più favorevoli, di una nuova caserma dedicata ai vigili del fuoco si è forse quasi al termine dei lavori di costruzione di una
nuova ala i cui spazi non saranno comunque completati per mancanza di fondi. Adesso parte di questi già esigui spazi, dovranno essere ceduti alla componente volontaria? Veramente in nessuna delle oltre 70 sedi è possibile svolgere le improrogabili attività del consiglio del
personale volontario?” si legge nella missiva indirizzata al Presidente della Regione Augusto Rollandin.

Il botta e risposta prosegue poi su temi diversi come la riduzione dei fondi e della formazione lamentata dai volontari. “Nulla di diverso di quanto avviene per i professionisti – si legge ancora nella lettera – e uno dei motivi per cui la scrivente organizzazione ha portato avanti diverse battaglie negli ultimi anni. Ci permettiamo comunque una riflessione: se, come è evidente, vi è una mancanza di fondi a chi dovrebbero essere destinati in via prioritaria?”. La soluzione qui immaginata dai professionisti si spinge fino a proporre una ristrutturazione della componente volontaria con accorpamento dei distaccamenti e “una assegnazione degli automezzi in un’ottica di maggiore efficienza e razionalizzazione dei costi”.

La segreteria regionale del sindacato autonomo dei vigili ha parole di fuoco anche sulla richiesta del personale volontario di essere coinvolto tempestivamente in caso di intervento accusando senza mezzi termini i volontari di non rispondere con efficienza alle chiamate: cCrediamo anche che, dati alla mano, si potrebbero ottenere delle statistiche che evidenzierebbero quante volte vengono allertati i distaccamenti e quante volte, e in che tempi, rispondono". La critica esplicita è quella “di una smania di apparire e comparire a prescindere dall’utilita’ e dall’economicita’.
 

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