Un momento in cui la “famiglia” dei Vigili del fuoco valdostani si riunisce, tirando le fila di un anno d’interventi e attività, ma anche un’occasione di confronto con le autorità, sugli argomenti utili a migliorare l’azione di un Corpo chiamato a rispondere ad aspettative sempre più elevate. E’, tradizionalmente, il senso delle celebrazioni di Santa Barbara, patrona dei pompieri, appuntamento rinnovatosi oggi, lunedì 4 dicembre, al Comando regionale di corso Ivrea.
Un anno in numeri
Nel campo del soccorso, i Vigili del fuoco valdostani sono stati impegnati, nel 2023 (fino a tutto novembre), in 2324 interventi di varia natura (in media 7 al giorno). Parliamo di soccorso e salvataggi, incendi di diverso tipo, incidenti stradali e danni causati dall’acqua (frane, piogge intense, o condizioni meteo avverse).
I dati sono stati ricordati dal comandante del Corpo, Salvatore Coriale, che ha sottolineato come rispetto all’anno precedente la cifra sia aumentata di circa il 15%. Evidenziato anche il ruolo di supporto dei volontari, in 244 occasioni, mentre autonomamente sono intervenuti 299 volte, per un totale – da parte loro – di 533 interventi.
Non solo incendi
La celebrazione di oggi è servita anche per mettere in luce un elemento: considerati l’attività del pompiere per antonomasia, gli incendi nel 2023 hanno costituito non più del 14% degli interventi svolti (330, a fine novembre). Una percentuale che “evidenzia come l’attività del Vigile del fuoco sia a 360 gradi, nell’ambito del soccorso tecnico, e necessita di specifiche specializzazioni, da mantenere con adeguata formazione”.
Al riguardo, il comandante ha sottolineato le 14.653 ore di offerta formativa riservata ai professionisti, riflettendo a voce alta sull’opportunità di “valutare la possibilità, in futuro, di potenziare la scuola di formazione, dandole magari autonomia gestionale”. La formazione dei volontari (curata dagli istruttori professionisti del Corpo) ha visto, nell’anno in corso, 6699 ore, per 480 corsisti.
Prevenzione e certificazioni
Nel campo della prevenzione degli incendi, e del rilascio delle relative certificazioni, l’azione ha mirato ad una miglior puntualità, nel rispetto dei tempi di risposta alle istanze degli utenti. Nel corso dell’anno ne sono state prese in carico circa 2000, mentre la presenza dei rappresentanti del Comando è stata garantita in 45 commissioni tecniche e organi collegiali di varia natura. In questo campo, Coriale ha definito “particolarmente utile l’ottimo rapporto con la struttura dei servizi di prefettura” della Regione.
I temi sul tappeto
Il Comandante ha quindi ribadito che “per mantenere questi livelli occorre perseguire obiettivi che ci eravamo prefissi”. Tra questi, il completamento degli organici, ancora interessati da una carenza del 20%”. Il presidente della Regione, Renzo Testolin, nel suo intervento ha assicurato che “stiamo lavorando anche per capire se, nell’attesa di un concorso, che dovrà svolgersi secondo i piani amministrativi alla fine del prossimo anno, si potesse accelerare, andando a identificare un percorso una tantum che possa diciamo coinvolgere anche il Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Per supportarci in questa selezione abbiamo attivato con il comando un percorso di richiesta”.
La revisione normativa
“Grazie agli accordi tra l’amministrazione regionale e le organizzazioni sindacali – ha affermato poi Coriale – sono state concluse, quasi di fatto, le riforme relative agli aspetti previdenziali e contrattuali. Occorre però completare, a mio parere, gli aspetti ordinamentali e organizzativi: è necessario rinnovare, se non riscrivere, la vecchia legge 37 del 2009, che non pare più in grado di soddisfare le mutate esigenze del Corpo”.
Sul punto, Testolin ha ricordato come “la vostra è un’importanza fondamentale e l’amministrazione se ne sta prendendo carico un po’ alla volta, con le vostre associazioni di categoria, i vostri referenti sindacali. Incontri che negli ultimi mesi si sono notevolmente intensificati per arrivare alla chiusura di un cerchio del comparto di sicurezza e soccorso che assieme alla Forestale identifichi il vostro Corpo come qualcosa di unico nella nostra regione”.
Si tratta, secondo il Presidente della Regione, di “un primo passaggio normativo che ci permetterà di andare, come auspicato, a una revisione della vostra legge di riferimento, la 37, così come quella dei forestali, per individuare quelle migliorie che sono necessarie per andare a snellire e a modernizzare anche la normativa e permettere nel complesso di chiudere quel percorso di leggi che mi sta tanto a cuore, ma sta a cuore ve lo assicuro anche all’amministrazione regionale”.
Gli interventi più rilevanti
Dicendo degli eventi di maggior rilevanza per il Corpo nel 2023, il comandante Coriale aveva ricordato “l’incendio che ha colpito Aymavilles e Villeneuve e gli interventi effettuati, nell’ambito della colonna mobile regionale, per portare soccorso alle popolazioni alluvionate della Toscana e dell’Emilia-Romagna”. Proprio sul grande rogo di luglio, il presidente Testolin ha “portato il ringraziamento dei Sindaci di Aymavilles e Villeneuve, per un intervento tutt’altro che banale, ma che grazie alla tempestività e alla competenza ha permesso di evitare danni più gravi”.
Sottolineati dagli applausi e dalle incitazioni dei colleghi ancora in servizio, anche a ricordare i valori di cameratismo degli appartenenti al Corpo, sono stati infine consegnati attestati al personale che ha raggiunto la pensione nell’anno in corso. Si tratta di : Pio Porretta (ispettore antincendi), Livio Grande (Capo reparto), Marco Albino Malto (Capo reparto), Cesare Nicod (Capo reparto), Ferruccio Pomat (Capo reparto), Bruno Sistilli (Capo reparto), Piero Bionaz (vigile permanente), Marco Bovet (Vigile permanente).
Una risposta
Mr Testolin il percorso una tantum che dovrebbe provare è esaurire una graduatoria assumendo dei ragazzi valdostani che sono idonei, non andare a cercare in graduatorie nazionali…nel corpo nazionale dei vigili del fuoco c è già carenza, ma a differenza vostra esauriscono le graduatorie