È morto ieri a Parigi, a 81 anni, Sebastião Salgado, tra i fotografi più importanti del XX e del XXI secolo. Notissimi i suoi scatti in bianco e nero del fotografo brasiliano, che da sempre hanno puntano l’attenzione sul sociale e sui Paesi in via di sviluppo, raccontandone la povertà, ma “mettendo a nudo” anche i mancati diritti dei lavoratori, i viaggi dei migranti, gli effetti dei cambiamenti climatici.
Anche tra le montagne valdostane, Salgado è stato protagonista. Dieci anni fa, era il 2015, il grande fotografo brasiliano era infatti ospite al Forte di Bard con la mostra Genesi: 245 scatti, frutto del viaggio fotografico attraverso cinque continenti per documentare la bellezza del nostro pianeta.
Tra le sale del Forte, otto anni di lavoro e oltre trenta reportage di Salgado, suddivise nelle cinque “parti” del globo: il Sud del Pianeta, l’Africa, “I Santuari del Pianeta”, l’Emisfero Nord e l’Amazzonia. Tutto attraverso l’occhio, unico e instancabile, del grande fotografo.