Andy Warhol, “Dall’apparenza alla trascendenza” in 70 opere

All’esponente di punta della Pop Art americana e artista di culto, Andy Warhol, è dedicato questo evento espositivo che sarà protagonista fino a marzo 2012 al Centro Saint-Benin di Aosta. Una celebrazione ma anche un riflessionie attenta sul personaggio.
Andy Warhol
Cultura

E’ dedicato ad un genio multi-espressivo del XX secolo l’evento espositivo autunnale che aprirà i battenti il prossimo 25 novembre al Centro Saint-Benin Aosta. Protagonista fino all’11 marzo 2012 sarà infatti l’esponente di punta della Pop Art americana e artista di culto, Andy Warhol. L’esposizione, dal titolo "Dall’apparenza alla trascendenza", promossa e organizzata dall’Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta, è curata da Francesco Nuvolari e si avvale di oltre settanta opere, eseguite da Warhol tra il 1957 e il 1987. Si tratta di pezzi unici, serigrafie, grafiche, multipli e memorabilia, provenienti da 23 prestigiose collezioni, selezionati in modo tale da documentare l’intero percorso artistico dell’autore.

Il pubblico, tra gli altri aspetti della vita di Warhol, potrà scoprire e venire a contatto con i suoi soggetti più rappresentativi degli anni Sessanta e Settanta, tra cui i ritratti di Mao, Marylin Monroe, Mick Jagger, Liza Minelli oltre al celebre autoritratto e altri soggetti famosi o inediti come gli Space Fruits. Tra le opere, diverse per tecniche e dimensioni, non mancano gli altri soggetti cui il pittore americano si dedicò con la stessa dirompente inventiva e che contribuirono a consolidare la sua straordinaria fama, come le Campbell’s Soup, i Carton Box, i Flowers e le Cover discografiche più famose ed ambite dai collezionisti.
 
Ciò che l’esposizione presenta al pubblico è un Andy Warhol conosciuto, amato, celebrato, idolatrato che ha toccato ogni campo della creatività, cinema compreso. L’Andy Warhol sconosciuto e vulnerabile rimane invece quello che si scoprì in modo più evidente dopo la sua morte, un uomo insicuro, timido e, al contrario di quanto avesse dimostrato in vita, religioso. Tutti aneddoti questi da approfondire e scoprire nel catalogo trilingue, italiano-francese-inglese, che accompagna la mostra, edito dalla casa Editrice Sala, contenente i testi di Francesco Nuvolari, Paolo Balmas e Gianfranco Rosini. Il percorso della mostra intende anche porre l’accento sulle opere che rappresentano la parte più intima della riflessione di Warhol, quella esteticamente più vicina alle sue radici europee, contribuendo così ad una rivisitazione della sua poetica più profonda.
 
"I rinnova l’appuntamento con l’arte moderna e contemporanea con questa iniziativa culturale di rilievo e valenza internazionale, che si inserisce in un’offerta coordinata e integrata volta alla promozione e valorizzazione della cultura in tutti i suoi aspetti. La mostra costituisce un omaggio a un artista cruciale e amatissimo dal pubblico, ma anche un momento di riflessione sulla comunicazione di massa e sul significato dell’arte nella società di oggi e potrà così interessare un vasto pubblico, in particolare i giovani e le scuole che dedicano da sempre ampio spazio alla conoscenza di questo artista e dei suoi messaggi

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