AnimaTerrae, la prima edizione del festival termina con successo

Numeri degni di nota per la prima edizione del progetto AnimaTerrae. Venti appuntamenti in calendario e circa 600 persone coinvolte. "Il festival tornerà" assicurano gli organizzatori.
Conferenza stampa del progetto AnimaTerrae
Cultura

Buona la prima per il festival AnimaTerrae. Il progetto del Consorzio Saint-Vincent Turismo assieme ai comuni di Châtillon, Pontey e Saint-Denis, l’Istituzione scolastica Abbé Prosper-Duc  e l’Associazione La Gare di Chambave termina con successo la sua prima edizione. “Ha saputo entrare in maniera rispettosa, in punta di piedi, – afferma il direttore artistico Enrico Montrosset – in territori già pieni di significato e di vita”.

Il clou del progetto è stato a settembre, tra il 16 e il 24, con gli otto appuntamenti diffusi sul territorio valdostano e inseriti nel calendario di Plaisirs de Culture 2023 ai quali si sono aggiunti altri cinque eventi collaterali. Tra le tappe del progetto, che ha tra i suoi obiettivi la promozione turistica dei territori, i tre ponti storici del borgo di Châtillon, le cave di marmo e il castello Gamba, la via delle Macine di Pontey e i boschi di Saint-Denis.

Il festival AnimaTerrae ha valorizzato il territorio ed il suo patrimonio culturale e artistico. “C’è stata un’azione di scoperta e riscoperta dei luoghi” racconta Montrosset. “Non è esistito il palcoscenico, che era lo stesso terreno calpestato da coloro che erano seduti e coloro che agivano. Un vero rito condiviso da tutti, senza biglietti”.

Gli appuntamenti del festival sono stati registrati. Grazie alla realizzazione dei podcast, pubblicati sul sito, è possibile riascoltare le performance organizzate sul territorio.

I numeri del festival: 20 appuntamenti e 600 persone coinvolte

“AnimaTerrae proseguirà” commentano gli organizzatori, soddisfatti dal successo della prima edizione. Dell’impatto che il progetto ha avuto per i comuni coinvolti si è parlato durante la conferenza stampa conclusiva organizzata questa mattina, martedì 19 dicembre.

Numeri “degni di nota” presentati dalla vice presidente del Consorzio Saint-Vincent Turismo Cristina Rore. Le visite ai castelli, punti cardine della proposta culturale di AnimaTerrae, registrano un incremento del 41% per il Castello di Cly e del 18% per il Castello di Ussel (rispetto all’anno precedente). “La risposta alla proposta turistica che abbiamo fatto è stata recepita e apprezzata” dichiara Rore.

Una ventina sono gli appuntamenti organizzati dal festival e distribuiti nella media valle. Circa 600 le persone toccate da AnimaTerrae: 400 persone tra valdostani e turisti, 100 cittadini coinvolti e più di 50 residenti implicati a vario titolo nel progetto.

Il team di AnimaTerrae: il 50% è composto da giovani residenti under 35

AnimaTerrae si distingue anche per lo spazio riservato ai giovani. I giovani residenti under 35 rappresentano il 50% dell’intero team di lavoro del progetto. Sono state coinvolte l’Istituzione scolastica “Abbé Prosper-Duc” di Châtillon e l’associazione La Gare di Chambave.

“Il progetto ha costituito per la scuola un’opportunità di rafforzamento dei principi di impegno e di responsabilità personale nei confronti del bene comune rappresentato dal patrimonio territoriale storico, culturale e paesaggistico” afferma la Dirigente scolastica Maria Giovanna Bonvicini. “Un sistema scolastico che esce nell’ambiente per elevare i suoi patrimoni e le sue risorse ad aule didattiche decentrate”.

Oltre alle azioni di promozione delle iniziative proposte dal festival, alle classi del terzo anno della scuola secondaria di primo grado di Châtillon sono state dedicate tre esperienze formative: un laboratorio di pittura murale con Ester Leone, un workshop sullo storytelling (tecnica della narrazione applicata alla comunicazione del patrimonio artistico) e la realizzazione di un podcast creativo con riflessioni, interviste e contenuti sonori.

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