Aosta Classica: apre con Bob Dylan e chiude con Accardo

La tredicesima edizione di Aosta Classica torna alle origini. Scompaiono sezioni dei precedenti anni per presentare un evento "fuori da generi" che spazia nella musica internazionale. Il 18 giugno apre Bob Dylan con la prima delle tre date italiane.
Cultura
Sarà Bob Dylan, recentemente insignito del premio Pulitzer alla carriera, che 18 giugno 2008 al Castello Baron Gamba di Chatillon (AO) aprirà in anteprima la tredicesima edizione di Aosta Classica in programma dal 18 giugno al 5 agosto 2008.
Moni Ovadia, aprirà invece ufficialmente il festival il 13 luglio con uno spettacolo originale sulla Shoah, rappresentato una sola volta per la Regione Puglia nel 2005, che si inserisce sulla scia delle iniziative per il sessantesimo anniversario della Costituzione Italiana e della creazione dello Stato d’Israele.  
Sarà un festival “senza steccati”, in cui i generi musicali tradizionali saranno superati, per presentare al pubblico la musica internazionale in una dimensione che si caratterizza ormai da artisti non più incasellati in un unico genere ma che sperimentano e ricercano nuove “malgame”.
Su questa logica dunque da una parte si assisterà alla scomparsa di alcune sezioni che Aosta Classica ha presentato in passato, per “ritornare alle origini” come hanno spiegato nella conferenza stampa di presentazione gli organizzatori del Festival, Francesco Battisti e Paolo Salomone.
Rimane la consueta retrospettiva su un artista valdostano: il contralto Mirella Caponetti, cantante valdostana che canta abitualmente nei più prestigiosi teatri del mondo. Il primo week-end del festival (fra il 18 e il 20 luglio) scandisce il primo appuntamento con la musica popolare che vede in successione tre concerti affini per ispirazione: si inizierà con Petra Magoni, cantante jazz, e Ferruccio Spinetti, contrabbassista della Piccola Orchestra Avion Travel, che rappresentano uno dei connubi musicali italiani più conosciuti in Europa. Sarà poi la volta di Mick Hucknall, cantante dei Simply Red che proporrà un tributo a Bobby "Blue" Bland, cantante statunitense di Rhythm and blues degli anni sessanta cui ha appena dedicato un disco. Salirà poi sul palco un’icona del jazz mondiale, ovvero Herbie Hancock, il più grande pianista jazz vivente, vincitore quest’anno del più prestigioso Grammy Awards, quello per il miglior disco dell’anno. Il calendario presenta inoltre una settimana dedicata all’organizzazione dello stage dedicato alle musiche popolari che quest’anno affrontata la musica colombiana. La musica da camera proporrà abbinamenti legati ai differenti strumenti musicali che la eseguono. Tra gli artisti internazionali ci sarà Goran Bregovic e la sua Wedding and Funeral Band. Non mancheranno Stefano Bollani ed Enrico Rava con un omaggio a Massimo Mila, in collaborazione con Filmontagna. Nell’ultima settimana di appuntamenti si alterneranno poi Sergio Cammariere e Fabrizio Bosso. La programmazione dei concerti si chiude con un binomio di tutto rispetto: Eleonore Darmon, giovane musicista francese e il mostro sacro della musica classica, Salvatore Accardo.

Per Guido Grimod, sindaco di Aosta e Guido Cossard, assessore comunale alla Cultura, il Festival “marchia” Aosta sempre più come città della cultura con eventi di alta qualità che vogliono avere un richiamo di respiro nazionale e oltre.

Tutte le ulteriori informazioni su concerti, costi, prevendita biglietti, luoghi, sono presenti sul sito del Festival www.aostaclassica.it
    

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