Arte, al Gamba “I Promessi Sposi cancellati” di Emilio Isgrò
La mostra “Emilio Isgrò: i 35 libri dei Promessi Sposi cancellati” aggiunge un nuovo capitolo alla rassegna Détails con cui il Castello Gamba valorizza il proprio patrimonio, ponendo l’attenzione su uno degli autori presenti in collezione.
Frutto della nuova collaborazione tra il Castello Gamba e Casa Testori, l’esposizione – presentata la settimana scorsa assieme agli eventi primaverili ed estivi del museo di Châtillon – presenta l’opera più imponente di Isgrò, tra i più importanti artisti concettuali italiani: “I Promessi Sposi cancellati per venticinque lettori e dieci appestati” (2016), 35 libri cancellati dedicati dal maestro di origine siciliana alle pagine più celebri de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni.
L’opera, esemplificativa della poetica dell’artista e delle sue celebri cancellature, dà una chiave d’accesso al romanzo manzoniano e apre un dialogo con l’opera di Isgrò conservata dal Museo “Quel che è scritto” (1991) nell’ottica di meglio comprendere, approfondire e valorizzare la collezione del Castello Gamba.
Emilio Isgrò, artista siciliano, trapiantato a Milano, è intervenuto sulle 70 pagine con un’operazione a lui consueta: ha cancellato quasi tutto il testo con inchiostro nero o tempera bianca, facendo sopravvivere solo alcune parole chiave. Quello che sembrerebbe “oltraggio” è in realtà un atto d’amore, come azione distruttiva che in realtà costruisce: l’intervento dell’artista ci fa precipitare nel cuore del testo e ci fa capire la grandezza della scrittura manzoniana.
“Cancellandola – spiega Isgrò – mi sono accorto di come la scrittura manzoniana sia quanto di più potente e sorgivo abbia offerto la nostra letteratura dopo Dante. Giacché in Manzoni anche la cultura si fa natura”.
L’inaugurazione è prevista per venerdì 5 aprile, alle 18. Tra gli appuntamenti correlati quello da segnarsi in agenda è quello del 26 aprile alle 17, quando ad Aosta è programmato l’incontro “I miei Promessi Sposi”, alla presenza dell’artista.