‘Bain de langue en patois’: due week end per conoscere la lingua e il territorio

Aperte le iscrizioni per due stage della durata di un week end rispettivamente in programma dal 27 al 29 marzo a Saint-Barthelemy e dal 15 al 17 maggio a Valgrisenche. In Valle sono 220 gli iscritti agli 11 corsi attivati dall'Ecole populaire.
Cultura
Due week end di full-immersion nel patois. E’ quanto propone l’Assessorato regionale alla Cultura in collaborazione con il Brel (Bureau Régional pour l'Ethnologie et la Linguistique). Lo stage, che si inserisce nelle iniziative e attività de l’Ecole Populaire de patois, si rivolge a tutti coloro che vogliano avvicinarsi al patois in modo intensivo e in modo diverso. L’interesse verso questa lingua minoritaria, rispetto a qualche anno fa, sembrerebbe essere rinatod. Attualmente sono infatti circa 220 gli iscritti agli 11 corsi di patois attivati sul territorio dall’Ecole populaire e in genere il 60% dei partecipanti è composto da persone si avvicinano al patois per la prima volta. Il restante 40% è composto da persone che parlano patois e che sono interessate ad approfondirlo tramite il teatro o i corsi di grafia. Anche se solitamente rivolti ad adulti, i corsi accolgono anche i più piccoli grazie alla formula del teatro: è così per i 3 corsi attivati ad Arvier, St. Denis ed Ayas.

La scelta di proporre due week end di full immersion rispetto alla settimana proposta lo scorso anno – ha precisato nella presentazione dell’iniziativa Saverio Favre, Capo Servizio del Brel-Bureau Régional pour l'Ethnologie et la Linguistique – vuole dare un risposta a coloro che per motivi di lavoro non possono partecipare ad iniziative di troppi giorni ”. Lo stage si articola in due week  end rispettivamente in programma dal 27 al 29 marzo a Saint-Barthelemy e dal 15 al 17 maggio a Valgrisenche. Nel primo caso i partecipanti alloggeranno presso l’Ostello della Gioventù, nel secondo presso il Dortoir “Le vieux quartier”. A carico degli interessati figurano l’iscrizione all’Ecole populaire de Patois, 26 euro, e l’alloggiamento nelle strutture, pari a 40 euro al giorno, a pensione completa. Finalità dello stage è permettere un vero e proprio bagno di patois per favorire l’apprendimento di questa lingua, oltre che la possibilità di avere un contatto diretto con le realtà territoriali di Saint-Bartelemy e Valgrisenche attraverso le diverse iniziative che si alterneranno alle ore di lezione. Le iscrizioni ai due stage, che prenderanno il via con un’adesione minima di 15 persone ad iniziativa, devono pervenire entro il 10 marzo prossimo.

C’è grande voglia di riscoprire il patois da più fronti – ha precisato l’Assessore a Laurent Viérin grazie anche al lavoro che sta svolgendo sul territorio l’Ecole de patois ed in particolare il teatro, con la sua dimensione socializzante, diventa il veicolo migliore per avvicinare grandi e piccoli”. Riprendendo poi il concetto di valorizzazione del patrimonio culturale e artistico valdostano, l'assessore ha evidenziato che è allo studio un’apposita legge sulla “Restitution” “Sarà uno strumento normativo che rappresenterà un legge di principio nella quale si manifesterà la volontà di valorizzare e restituire alla comunità quel patrimonio non solo materiale composto da beni architettonici e artistici, ma anche immateriale come la tradizione in generale, le corali, la lingua ecc…

Per ulteriori informazioni: Assessorato regionale dell’Istruzione e Cultura – Breel – 0165/43386 oppure 0165/363540

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