Quello di oggi e domani, sabato 5 e domenica 6, è un fine settimana di visite gratuite straordinarie che accompagnano la riapertura del castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre, dopo la chiusura di un anno per lavori.
Le visite si svolgono dalle ore 9 alle 19 ogni mezz’ora, ammessi solo i prenotati, e rispondono all’obiettivo di presentare al pubblico l’entità e la complessità dei lavori che hanno riguardato il maniero nell’ultimo periodo, illustrandone le ragioni, le modalità, i risultati nonché le premesse per i futuri ulteriori sviluppi.
Sarà l’opportunità per illustrare al pubblico l’entità e la complessità dei lavori che hanno riguardato il maniero nell’ultimo periodo, “apprezzandone le ragioni, le modalità, i risultati – sottolinea l’amministrazione – nonché le premesse per i futuri ulteriori sviluppi”. Il castello nel 2022, infatti, è stato interessato da un progetto di lavori edili, impiantistici e allestitivi.
Un intervento finalizzato ad accrescere la fruizione del monumento migliorandone l’accessibilità e aumentando gli spazi utilizzabili per convegni e mostre temporanee con l’obiettivo di implementare e adeguare i sistemi tecnologici presenti dopo vent’anni dalla precedente opera. I lavori sono stati cofinanziati con risorse regionali e Interreg, nell’ambito del Piano Integrato Territoriale “Parcours. Un patrimoine, une identité, des parcours partagés”, finanziato nell’ambito della cooperazione transfrontaliera Alcotra 2014-2020.
I lavori svolti finora hanno visto la realizzazione di un nuovo percorso di visita ad anello con la ricollocazione della biglietteria e di un nuovo spazio culturale dove poter promuovere in futuro prodotti, tematiche e attività legati al rapporto tra castello e territorio. All’esterno le operazioni si sono concentrate sui muri di cinta del castello, realizzando un generale restauro delle superfici lapidee, con interventi mirati di pulizia e consolidamento del paramento murario, comprese le merlature e le copertine sommitali, al fine di garantire la conservazione delle strutture storiche.
“Dal 1970, ossia da quando il castello è divenuto di proprietà regionale, – sottolinea l’assessore Jean-Pierre Guichardaz – la problematica del suo utilizzo e della sua tutela è emersa in tutta la sua interezza dovendo garantire condizioni di fruizione sempre in linea con le disposizioni di tutela del bene da un lato e di sicurezza dei visitatori dall’altro, adeguate a ogni tipo di pubblico e naturalmente all’altezza delle aspettative”.
“Concentrarsi su Sarriod de La Tour significa concentrarsi sul Medioevo e, in particolare, sul Medioevo del Quattrocento – precisa la Soprintendente Cristina De la Pierre – Da tempo, infatti, la Soprintendenza ha individuato in questo edificio un testimone esemplare del periodo di massimo splendore storico-artistico raggiunto dalla Valle d’Aosta nel corso del Quattrocento. Questa dimora è, infatti, uno scrigno di opere d’arte di altissimo valore, come le duecentesche pitture della cappella e quelle della fine del Quattrocento, oltre allo splendido soffitto intagliato che lo rende unico nell’ambito delle opere lignee profane dell’arco alpino”.