Da Saint-Barthélemy al deserto del Sahara per studiare il sole

L'affascinante esperienza del ricercatore, nonché coordinatore scientifico dell'Osservatorio astronomico della Regione, Paolo Calcidese, sarà al centro questa sera alle ore 21 alla Biblioteca regionale di una conferenza.
Cultura

Da Saint-Barthélemy al deserto del Sahara, da uno sperduto atollo della Polinesia Francese a una cima inaccessibile dei monti della Slovacchia, per studiare il sole. L’affascinante esperienza del ricercatore, nonché coordinatore scientifico dell’Osservatorio astronomico della Regione, Paolo Calcidese, sarà al centro questa sera alle ore 21 alla Biblioteca regionale della conferenza "Avventure di un ricercatore dalla Terra allo spazio"

"Senza la luce e il calore che in ogni istante giungono dal Sole – spiega una nota –  non sarebbe possibile sulla Terra la vita come noi la conosciamo. Non c’è da sorprendersi che proprio dallo studio della nostra stella sia nata, oltre 150 anni fa, la moderna astrofisica. Eppure diversi meccanismi con cui il Sole invia nello spazio energia e particelle non sono ancora del tutto compresi. Massimo solare, emissione coronale di massa, tempeste solari: che cosa sono e che influenze hanno con la nostra vita di tutti i giorni?"

Calcidese nei suoi viaggi ha sperimentato un  nuovo tipo di telescopio che volerà nello spazio. Entro la fine del decennio l’Agenzia spaziale europea lancerà due importanti missioni per lo studio del Sole. "Le sonde Proba-3 e Solar Orbiter  – continua la nota – indagheranno il comportamento della nostra stella anche grazie a strumentazione collaudata e calibrata con il contributo determinante dei ricercatori dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma della Valle d’Aosta. Questo lavoro scientifico è svolto nell’ambito di un progetto, attivo dal 2006 in collaborazione con l’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, per lo studio della corona solare, visibile da Terra esclusivamente durante un’eclisse totale di Sole".

 

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