De Gregori e gli Orage, una magica Alchimia

Un concerto come pochi, unico, con il Principe e gli Orage capaci di far restare in piedi tutto il pubblico del Palais. Oltre mille persone entusiaste e con il cuore colmo di gioia per il sogno avverato dei sette musicisti vincitori di Musicultura.
De Gregori e Orage
Cultura

E’ stato davvero “Come una festa”, ma una festa grande che ha coinvolto oltre mille persone. Un Palais di Saint-Vincent stracolmo e un pubblico caldo come raramente si vede in Valle ha sorriso, urlato, applaudito, ballato dove si poteva, e soprattutto gioito davanti al sogno realizzato di Alberto Visconti, Vincent Boniface, Remy Boniface, Florian Bua, Memo Crestani, Ricky Murray e Stefano Trieste che hanno calcato il palcoscenico insieme a Francesco De Gregori sabato 2 febbraio. E’ stato il concerto degli Orage, loro hanno aperto la serata, hanno iniziato con i loro brani e il pubblico fin da subito ha risposto con entusiasmo. Adrenalina alle stelle per tutti, una simbiosi che ha preso artisti e platea. Gli Orage hanno intrattenuto il pubblico con ballate e interventi al microfono, quelli di Vincent Boniface che con ironia e savoir faire ha gestito sapientemente i passaggi da un brano all’altro, oltre ad una breve pausa per un problema ad uno strumento, e quelli più “sobri” di Alberto Visconti che ha sollecitato "come segno di distinzione dei valdostani", con pronta risposta di tutti, un “grazie Francesco”, e che ha fatto da padrone di casa con compostezza, sullo stile di Francesco, il suo mito di sempre. Visconti ha avuto l’onore di veder cantato da De Gregori “La Teoria del Veggente” un “grande pezzo” come lo stesso Principe l’ha definito prima di intonarlo. Insomma, emozioni per tutti, con un’atmosfera da festa davvero unica. Di fatto la sera del 2 febbraio è stata una grande famiglia quella che ha condiviso il sogno de L’Orage.

Su Facebook ovviamente una cascata di ringraziamenti e suggestioni che fanno fatica a descrivere una serata davvero magica ma che tuttavia ci provano: “Brividi… Serata perfetta, un viaggio musicale che ha avuto la dimensione del sogno… Tout simplement L’Orage” scrive Luca Debernardi; “Una domanda: vero che il concerto di ieri diventa un album live? Va bene anche con la gag del liuto e del legno di melo… prenoto l’acquisto!” sollecita Francesca Carosio. Gabriele Martinet scrive “stamattina mi sono svegliato con la netta sensazione di aver assistito ieri sera a qualcosa di straordinario e per certi versi irripetibile… Chissà… magari tra qualche anno potrò dire con fierezza: "Io c’ero!". Grazie ragazzi perché almeno per una sera ci avete fatto sentire orgogliosi di essere valdostani. Lunga vita a L’Orage”, e altri scrivono ancora “Voi siete una cosa meravigliosa…e questa è stata commozione”. E ancora Davide Jaccod “Ieri sera, Saint-Vincent, l’Orage con De Gregori. La sensazione è quella di aver vissuto un momento da ricordare: per l’emozione bella e complessa, per la musica inventata e indovinata, x le tante persone che si sono stupite e fatte affascinare. Risultato: felice di esserci stato, preso bene x un concerto bellissimo, orgoglioso di ascoltarli da sempre. Grandi, nel vero senso della parola.”

De Gregori è stato l’ospite di una serata che anche lui ha definito, dietro le quinte, di "magica alchimia”. Si sa il Principe è una persona riservata, di poche parole, ma con gli Orage si è trovato proprio bene, a partire dalle prove del 18 gennaio scorso. I sorrisi sono stati molti, le battute non sono mancate, fino alla fine quando Vincent ha invitato il pubblico ad acquistare i dischi de l’Orage, allestiti sulla classica bancarella che accompagna gli artisti, dicendo che quelli di Francesco “Non ci sono perché se li è dimenticati”. E Francesco pronto ha risposto “I miei li trovate in negozio, stranamente oggi non ci sono…”. Ma l’ultima battuta l’ha avuta Vincent che ha ribattuto “Sì, anche all’Autogrill”. C’è ora da augurarci di trovare presto anche quelli degli Orage negli Autogrill in autostrada, siamo fiduciosi perché sotto il palco non sono mancati “pezzi grossi” del mondo della musica e delle case discografiche. Intanto i più hanno in macchina e in casa i dischi degli Orage, per ricordare e rivivere l’altalena di emozioni provate al Palais di Saint-Vincent.

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