La tredicesima edizione del Festival, che si sta facendo spazio nel panorama europeo delle rassegne musicali tradizionali, sarà animata dalle performance di una trentina di gruppi che definiranno l’attualità delle musiche tradizionali, sempre innovatrici. Musicisti, ballerini, costruttori di strumenti musicali, esperti e curiosi d’orecchio, appassionati provenienti da oltre confine si ritroveranno tutti a Fénis. Nelle intenzioni dell’Assessorato alla Cultura questo evento, insieme al Festival des Peuples minoritaires e alla Festa della Valle d’Aosta, che si svolgeranno rispettivamente dal 2 al 4 e dal 2 al 7 settembre, vuole rappresentare un pacchetto culturale “di tradizione” “La Valle d’Aosta – ha commentato l’assessore Laurent Viérin – non è un McDonald delle cultura ma si caratterizza per una tradizione forte che unisce locale e universale”.
“Ci saranno stages di canto e danza tradizionali, di musica d’ensemble e di costruzione di oggetti sonori per bambini – spiega Rhémy Boniface, dei Trouveurs Valdotèn – Inoltre, per avvicinarsi al format dei grandi festival europei di musica tradizionale, ci sarà la possibilità di campeggiare in tenda, un modo per aprire il festival, già gratuito, a tutte le tasche”. Sarà l’area Châtelair di Nus, già area di atterraggio per ultraleggeri, ad ospitare i campeggiatori.