Turci, Veltroni e Violante Placido ma non solo. Ecco il programma del festival “Riverberi”

Pubblicato il programma, il festival - dal 16 al 20 ottobre - torna ad Aosta per la terza edizione con 12 appuntamento in cartellone. Attesi Paola Turci con Gino Castaldo, Violante Placido e Stefano Fresi, Mao, Walter Veltroni e Andrea Lo Cicero.
Cultura

Riflessioni e confronti, storie e narrazioni. Torna ad Aosta il festival Riverberi – Storie di comunità, che dopo i manifesti 6 metri per 3, con i volti dei big ospitati quest’anno, rende ora noto il cartellone degli appuntamenti.

Si parte mercoledì 16 ottobre alle 21, quando al teatro Giacosa – per la Giornata nazionale della Psicologia – è in programma il “Dialogo tra emozione e intelligenza”. Sul palco, l’influencer Andrea Pinna, che condividerà il suo percorso personale con il bipolarismo, e lo psicologo Luca Bernardelli. Assieme a loro, l’assessore comunale alla Cultura Samuele Tedesco e la psicologa e psicoterapeuta, consigliera dell’Ordine degli psicologi valdostano, Valeria Spandre.

Giovedì 17 ottobre alle 18 nel Salone ducale del Municipio – sarà invece presentato il libro “Liliana Segre, una vita contro l’indifferenza” di Federico Gregotti. Assieme all’autore – scrittore prolifico e insegnante Lettere nelle scuole superiori valdostane –, la giornalista Fabiola Megna.

Il giorno dopo – venerdì 8 ottobre, alle 11 – sarà sempre il teatro cittadino ad ospitare un evento riservato alle scuole superiori, ovvero “Libri per le tue orecchie” la lettura del capolavoro di Jack London Martin Eden da parte dell’attore Gianmarco Saurino.

Libri per le tue orecchie” che tornerà la sera stessa, alle 18 e sempre al Giacosa, quando l’attore Stefano Fresi (già in Romanzo Criminale e Smetto quando voglio, tra gli altri) proporrà sul palco una lettura appassionante di Don Chisciotte della Mancia, il grande romanzo di Miguel de Cervantes.

Giornata piena, venerdì 18 ottobre, dato che sempre il Giacosa ospiterà – ma alle 21 – Il Tempo dei Giganti, spettacolo tra parole e musica con la cantautrice Paola Turci ed il critico musicale Gino Castaldo. In scena, tra materiali d’archivio e performance live, protagonista sarà il “periodo d’oro” della musica italiana che va dal 1979 al 1981. Gli anni cioè di Lucio Dalla, Pino Daniele, Fabrizio De André, Vasco Rossi, Franco Battiato, Rino Gaetano, Lucio Battisti e tanti altri, tra storytelling, ricordi, analisi e interpretazioni dal vivo.

Sabato 19 ottobre – alle 18 nel Salone ducale – si parlerà de “Il terzo tempo che unisce” con l’appuntamento “Oltre il campo”. A dialogare, l’ex rugbista e ambasciatore dello sport Andrea Lo Cicero assieme ad Alberto Duc, giocatore e dirigente dello Stade Valdotain. Al centro, l’importanza del “terzo tempo”, quel momento di convivialità e fratellanza che segue le partite di rugby e che è molto più che un rito.

La sera, alle 21 al Giacosa, torna “Parole e Musica”. Tra aneddoti personali e canzoni, sul palco l’attrice e cantante Violante Placido e Mao – artista torinese, musicista e “volto” della prima Mtv Italia – dialogheranno con il giornalista di Repubblica Guido Andruetto.

Domenica 20 ottobre – giorno di chiusura della manifestazione – sarà una giornata piena di eventi. A partire dalle 11, quando la sala prove dell’associazione bandistica di Aosta in via Chabloz accoglierà il laboratorio di scritturaA suon di parole” in collaborazione con la piattaforma online Bitta Blue, mettendo al centro i racconti e dando voce alle esperienze individuali per unirsi in una melodia collettiva.

Sempre alle 11 – ma al Salone ducale – ecco i “Dialoghi alpini”. Qui, il giornalista e direttore della Fondazione Centro culturale valdese Davide Rosso parlerà con il presidente della Fondation Émile Chanoux Marco Gheller su “Come l’identità culturale di una comunità influenza il territorio e le sue genti”.

Alle 16, sempre il Salone ducale ospiterà l’incontroI confini con la libertà” nel quale il sindaco di Aosta Gianni Nuti dialogherà con Marco Sorbara sui temi di temi di giustizia e libertà.

Vivi.Riparti.Ama” è invece l’appuntamento previsto al Giacosa per le 18, dove i filosofi Andrea Colamedici e Maura Gancitano – ideatori di Tlon e del suo podcast – parleranno di un tema sempre più attuale: il burnout lavorativo.

Infine, alle 21, sempre il teatro cittadino vedrà “Le emozioni che abbiamo vissuto”, anteprima dello spettacolo che Walter Veltroni – già sindaco di Roma e segretario Pd, ma anche scrittore e regista – porterà nei teatri di tutta Italia. Un viaggio che va dagli anni Sessanta fino agli anni Duemila in compagnia, sul palco, di Gabriele Rossi, pianista classe 2001 diventato celebre su TikTok durante la quarantena.

Il festival “Riverberi” svela i suoi ospiti

25 settembre 2024

Le pubblicità affisse del festival Riverberi 2024
Le pubblicità affisse del festival Riverberi 2024

Letteralmente, il riverbero è “l’effetto, cioè la luce, o il calore, o il suono, riverberati”. O un sinonimo di “riflesso”. Per due anni – nel 2022 e nel 2023 –, ad Aosta, ha assunto un altro significato, legandosi al festival Riverberi – Storie di comunità che ha portato in città diversi grandi nomi del panorama musicale e letterario, italiano e non solo.

Per citarne alcuni: lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, il cantante e frontman dei Marlene Kuntz Cristiano Godano assieme ai leader dei furono Timoria Omar Pedrini e quello dei La Crus Ermanno Giovanardi, il filosofo Umberto Galimberti, il cantautore Enrico Ruggeri e la cantante Irene Grandi – con la moderazione, in entrambi gli appuntamenti, dell’indimenticato Massimo Cotto –, l’ex sindaco di Bergamo (oggi europarlamentare) Giorgio Gori, l’imprenditore Riccardo Illy, la stand-up comedian Arianna Porcelli Safonov ed il giornalista Paolo Borrometi.

Edizione che tornerà nel capoluogo – al teatro “Giacosa” e al Salone ducale del Palazzo municipale – dal 16 al 20 ottobre per la terza volta. I dettagli saranno svelati dall’Amministrazione comunale nei prossimi giorni, ma i manifesti 6 metri per 3 che cominciano a vedersi ad Aosta svelano già gli ospiti – o almeno alcuni – della kermesse culturale 2024.

Come sempre, al centro, “le storie”. A campeggiare sulle affissioni diversi i volti noti che prenderanno parte al festival a partire dalla cantautrice romana Paola Turci, ormai quasi “di casa” tra le montagne valdostane dopo i concerti alla Saison culturelle nel 2003 e nel 2012, a Musicastelle nel 2017 (in quel di Antagnod) e all’allora Les Mots nel 2018.

Tra i volti noti, anche quello del critico musicale Gino Castaldo, che proprio con Turci porterà ad Aosta – il 18 ottobre – lo spettacolo “Il tempo dei Giganti”, progetto artistico nato per raccontare – si legge nel sito della produzione – “il triennio magico della musica italiana”, ovvero gli anni tra il 1979 e il 1981, con al centro grandi nomi: Lucio Dalla, Pino Daniele, Fabrizio De André, Vasco Rossi, Franco Battiato, Rino Gaetano, Lucio Battisti e tanti altri. Il tutto, in “uno spettacolo fatto di parole e musica”, tra le interpretazioni della cantautrice e i racconti del critico.

Sempre il manifesto svela la presenza di Walter Veltroni – giornalista, scrittore e regista, già sindaco di Roma e primo segretario del Pd – reduce dalla pubblicazione del suo ultimo libro La condanna. Tra i volti nelle affissioni il cantautore e musicista torinese Mao, conduttore radiofonico di lungo corso e tra i volti della prima MTV Italia (come in Kitchen e Super Kitchen) prima dello sbarco in Rai (Scalo 76, Che succ3de?).

Chiudono il cerchio dei “magnifici sette” l’attrice – ma anche cantante – Violante Placido, l’attore romano Stefano Fresi (già in Romanzo criminale del padre di Violante, Michele Placido, e La Befana vien di notte) e Andrea Lo Cicero, ex rugbista, campione d’Italia con il Rugby Roma nel 2000 e tra i primatisti di presenze in Nazionale, con la quale ha giocato quattro edizioni della Coppa del Mondo.

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