Letteralmente, il riverbero è “l’effetto, cioè la luce, o il calore, o il suono, riverberati”. O un sinonimo di “riflesso”. Per due anni – nel 2022 e nel 2023 –, ad Aosta, ha assunto un altro significato, legandosi al festival Riverberi – Storie di comunità che ha portato in città diversi grandi nomi del panorama musicale e letterario, italiano e non solo.
Per citarne alcuni: lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, il cantante e frontman dei Marlene Kuntz Cristiano Godano assieme ai leader dei furono Timoria Omar Pedrini e quello dei La Crus Ermanno Giovanardi, il filosofo Umberto Galimberti, il cantautore Enrico Ruggeri e la cantante Irene Grandi – con la moderazione, in entrambi gli appuntamenti, dell’indimenticato Massimo Cotto –, l’ex sindaco di Bergamo (oggi europarlamentare) Giorgio Gori, l’imprenditore Riccardo Illy, la stand-up comedian Arianna Porcelli Safonov ed il giornalista Paolo Borrometi.
Edizione che tornerà nel capoluogo – al teatro “Giacosa” e al Salone ducale del Palazzo municipale – dal 16 al 20 ottobre per la terza volta. I dettagli saranno svelati dall’Amministrazione comunale nei prossimi giorni, ma i manifesti 6 metri per 3 che cominciano a vedersi ad Aosta svelano già gli ospiti – o almeno alcuni – della kermesse culturale 2024.
Come sempre, al centro, “le storie”. A campeggiare sulle affissioni diversi i volti noti che prenderanno parte al festival a partire dalla cantautrice romana Paola Turci, ormai quasi “di casa” tra le montagne valdostane dopo i concerti alla Saison culturelle nel 2003 e nel 2012, a Musicastelle nel 2017 (in quel di Antagnod) e all’allora Les Mots nel 2018.
Tra i volti noti, anche quello del critico musicale Gino Castaldo, che proprio con Turci porterà ad Aosta – il 18 ottobre – lo spettacolo “Il tempo dei Giganti”, progetto artistico nato per raccontare – si legge nel sito della produzione – “il triennio magico della musica italiana”, ovvero gli anni tra il 1979 e il 1981, con al centro grandi nomi: Lucio Dalla, Pino Daniele, Fabrizio De André, Vasco Rossi, Franco Battiato, Rino Gaetano, Lucio Battisti e tanti altri. Il tutto, in “uno spettacolo fatto di parole e musica”, tra le interpretazioni della cantautrice e i racconti del critico.
Sempre il manifesto svela la presenza di Walter Veltroni – giornalista, scrittore e regista, già sindaco di Roma e primo segretario del Pd – reduce dalla pubblicazione del suo ultimo libro La condanna. Tra i volti nelle affissioni il cantautore e musicista torinese Mao, conduttore radiofonico di lungo corso e tra i volti della prima MTV Italia (come in Kitchen e Super Kitchen) prima dello sbarco in Rai (Scalo 76, Che succ3de?).
Chiudono il cerchio dei “magnifici sette” l’attrice – ma anche cantante – Violante Placido, l’attore romano Stefano Fresi (già in Romanzo criminale del padre di Violante, Michele Placido, e La Befana vien di notte) e Andrea Lo Cicero, ex rugbista, campione d’Italia con il Rugby Roma nel 2000 e tra i primatisti di presenze in Nazionale, con la quale ha giocato quattro edizioni della Coppa del Mondo.