Fondation Chanoux, accordi con l’Università di Torino e il comune di Valsavarenche

L’accordo con il Dipartimento di Studi storici dell’ateneo torinese riguarda la collaborazione nella ricerca su comuni campi d’interesse (in particolare il patrimonio delle aree montane), mentre quello con Valsavarenche la figura di Émile Chanoux.
celi georgy gheller
Cultura

Un accordo  di collaborazione scientifica è stato sottoscritto, lo scorso 20 ottobre, dalla Fondation Chanoux e dal Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Torino lo scorso 20 ottobre. L’obiettivo è promuovere la collaborazione tra i due enti di ricerca nell’ambito dei comuni campi di interesse, con specifica attenzione alla conoscenza del patrimonio naturale, storico, artistico e archeologico delle aree montane.

L’accordo si aggiunge alle convenzioni che la Fondation ha firmato, negli ultimi anni, con altri enti, quali la Fondazione Olivetti, la rete delle Maison de la Francophonie e la Fondazione Trentina Fiemme Per, e arricchisce ulteriormente le attività della fondazione, concentrate, in particolare, sul tema della montagna, in tutte le sue declinazioni.

“La collaborazione con il Dipartimento è iniziata con un confronto sulla storia dell’industria idroelettrica in Piemonte e Valle d’Aosta, nella scorsa primavera. – spiega Marco Gheller, Presidente della Fondation – Le conoscenze di cui la Fondation è depositaria hanno interessato gli storici dell’ateneo piemontese, che in un primo tempo ci hanno invitato a partecipare a un convegno sul tema, in calendario i prossimi 30 novembre e 1° dicembre a Torino, e poi hanno proposto un accordo di collaborazione triennale”.

Un’altra interlocuzione della Fondazione, quella con il Comune di Valsavarenche, è destinata a trovare formalizzazione, con la firma di un accordo di collaborazione. In questo caso, la sinergia mira a sviluppare iniziative congiunte volte a promuovere la figura di Emile Chanoux, inserendola nel contesto di Valsavarenche.

“L’obiettivo è quello di sviluppare progetti comuni legati alla figura di Émile Chanoux – osserva Roger Georgy, sindaco di Valsavarenche – che possano da un lato ricordarne la figura e il pensiero, ma anche promuovere le particolarità e le ricchezze della Valsavarenche nel campo della storia, della cultura e società”.

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