Nella piazzetta di Brivio c’è un sole scottante. Anche gli argomenti trattati da Francesco Zambon in “Il Pesce Piccolo una storia di virus e segreti” non sembrano essere da meno. Se poi consideriamo che il titolo stesso, originariamente sarebbe dovuto essere “Una scomoda verità”, poi ripensato in seguito alla somiglianza con “An Inconvenient Truth” di Al Gore, il quadro si fa sempre più complesso.
La stesura
La vicenda che ha interessato Zambon alla fine della prima ondata di Sars-Cov-2 ricorda a tratti uno scenario Orwelliano. Il 13 maggio 2020 infatti, in qualità di referente per OMS Italia ha pubblicato un report sulla situazione che aveva caratterizzato il paese nei primi mesi del 2020. Tale documento, secondo Zambon :“era stato redatto di modo che quello che stavamo apprendendo noi faticosamente con i nostri morti e con le nostre sofferenze potesse risultare utile per tutti gli altri paesi del mondo. All’epoca eravamo il paese più colpito ed essendoci un’idea ancora molto vaga del covid, molti paesi pensavano che non avrebbe mai sfiorato i livelli attuali, arrivando a pensarlo al massimo come un problema Europeo.”
Le critiche
Il documento fa scalpore già prima della sua pubblicazione. Una volta capitato tra le mani di Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Zambon riceve diverse critiche. In particolare Guerra intima di omettere il mancato aggiornamento del piano pandemico, invariato dal 2006. Argomento su cui per altro sta indagando la Procura di Bergamo. In ogni caso, il report ha vita breve. Infatti, 20 ore dopo dalla sua pubblicazione viene fatto ritirare a seguito delle pressioni di OMS Cina, per poi non essere mai più ripubblicato.
“Mentre io penavo che i vertici dell’OMS avrebbero risolto il problema, andando avanti con la mia campagna mediatica, finii per capire che il problema ero io perché avevo osato ostruire il loro sistema come un granello di sabbia in una grande macchina” dichiara Zambon parlando degli eventi. Le motivazioni ufficiali di tale censura, arrivano solo sette mesi dopo, si parla di “Inesattezze fattuali” del Report, nessun dettaglio in più.
Ma questa non è che la punta dell’iceberg degli avvenimenti che hanno caratterizzato l’ultimo anno di vita di Zambon. L’ex funzionario è infatti passato da essere un dipendente ONU con un contratto milionario a fare da occhio del ciclone di una lunghissima vicenda giudiziaria. Questi eventi possono essere indagati sfogliando le 181 pagine di “Il Pesce Piccolo, Una Storia di Virus e Segreti”.
Il video completo della presentazione invece è visionabile sulla pagina facebook di Briviodue.