La musica per non dimenticare. Anche il Conservatoire de la Vallée d’Aoste ha celebrato il Giorno della Memoria con un concerto organizzato nell’auditorium dell’Istituzione musicale.
Sul palco i docenti Fabrizio Pavone (violino) ed Ezio Ghibaudo (fisarmonica) hanno eseguito il tema della colonna del film di Steven Spielberg “Schindler’s List”, del compositore John Williams, seguito – nell’esibizione di Ghibaudo e dello studente Edoardo Milleret – da una danza balcanica di origine popolare.
“La musica è uno strumento del ricordo – ha spiegato la presidente del Conservatoire Giovanna Sampietro –, un attivatore di emozioni, un detonatore di consapevolezza e quindi di comportamenti. Con questo atto di memoria vogliano che quei comportamenti non si ripetano più”.
All’evento – chiuso al pubblico a causa dell’emergenza sanitaria – ha partecipato l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri: “Il Giorno della Memoria ha un valore simbolico assolutamente straordinario se pensiamo che è il giorno della liberazione di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche e come tale è già un segno di speranza – ha spiegato –. Il fatto che il Conservatoire si sia ricordato di questa ricorrenza in un mondo in cui certe date purtroppo cadono nell’oblio è molto importante. Anche la scelta dei brani, per nulla banale, ricordava musicalmente la forza straordinaria e simbolica di questa data. Ben vengano queste iniziative, bisogna avere coraggio di guardare avanti e sapere che prima o poi torneremo a vederci dal vivo”.
Conservatoire che, commenta invece la direttrice Marinella Tarenghi, “ha voluto essere presente in questa giornata dedicata alle Memoria, in un momento che ci permette di ricordare le vittime della Shoah, di tutti i crimini contro l’umanità e di ogni forma di violazione dei diritti dell’uomo. È importante mantenere viva la memoria storica, per non essere indifferenti verso il male e far sì che in futuro non si ripetano certi orrori.
Sulle attività dell’Istituzione musicale Tarenghi ha spiegato che “La produzione artistica purtroppo è penalizzata in questo periodo ma è nostra intenzione continuare a produrre musica, arte, e identificare il Conservatoire come un polo culturale. Ci auguriamo tutti di poter di nuovo arrivare a esprimerci con la musica davanti a un pubblico”.