Giovanni Sollima pronto a far parlare con le note l’Area Megalitica

Il progetto, commissionato a Giovanni Sollima per la parte musicale e a Enrico Montrosset per in content video sarà uno strumento di promozione dell'Area Megalitica
Maestro Sollima
Cultura

“Non volevo accompagnarmi a un luogo, ma volevo relazionarmici e qui è successo questo”. A parlare il maestro Giovanni Sollima, violoncellista e compositore palermitano, ad Aosta per presentare la “fase esecutiva”, come l’ha definita l’assessore Jean-Pierre Giuchardaz, del progetto Storie Risonanti di antiche pietre, durante la conferenza stampa all’Area Megalitica di Saint-Martin de Corléans.

Il progetto, commissionato dalla Sfom della Fondazione Maria Ida Viglino per la cultura musicale, con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo e dell’Assessorato regionale beni culturali, turismo, sport e commercio, vedrà la creazione non solo di una partitura inedita da parte di Giovanni Sollima, ma anche un docufilm di 15 minuti con la regia di Enrico Montrosset.

L’obiettivo principale del progetto è quello di “valorizzare ancora di più di come viene fatto il fantastico sito dell’Area Megalitica”, come ha spiegato Marco Giovinazzo (insegnante SFOM e co-creatore del progetto). “Questo progetto è rimasto nel cassetto per tanti anni – continua Giovinazzo -, è poi stato subito condiviso con il mio grande amico e collega Enrico Montrosset con il quale abbiamo pensato a un docufilm e dopo alcuni anni, infine, grazie alla volontà di tutti, tra i tanti un ruolo importantissimo lo ha avuto il nostro attuale Sindaco di Aosta Gianni Nuti nel periodo del suo coordinamento alla SFOM, è stato possibile renderlo realtà”.

Il docufilm verrà registrato il 5 e 6 giugno, alla regia appunto Enrico Montrosset, e questo documento verrà lasciato all’assessorato come strumento di promozione; la parte musicale già per la settimana della musica che è stata annunciata nel corso della conferenza stampa dall’assessore Guichardaz (con l’evento di punta, Squilli di Musica, in programma per il 20 giugno, n.d.r.). Valorizzare il patrimonio materiale attraverso il patrimonio immateriale è uno degli obiettivi di questo progetto, ma in maniera più generale del lavoro che il dicastero di Guichardaz vorrebbe portare avanti, come lui stesso ammette: a questo scopo si è puntato alla creazione, esecuzione e registrazione audio-video di una composizione musicale originale, pensata appositamente per l’Area Megalitica e ad essa ispirata. La prima che Giovanni Sollima dedica a un sito archeologico.

Marco Giovinazzo
Marco Giovinazzo

“Abbiamo chiamato Sollima non solo per il suo curriculum – confessa Giovinazzo -; la cosa che mi piace pensare quando cerco di fare questi lavori non è il Cv di chi si chiama ma della modalità con la quale si affrontano i lavori e il maestro Sollima è la persona ideale per valorizzare questo luogo per il suo modo di scrivere e per la sua sensibilità. Il maestro ha accettato il nostro invito, ma solo aver preso conoscenza di quello che questo luogo è”.

Il maestro si è detto affascinato dall’energia del sito archeologico e dall’idea del tempo e degli strati che nell’area trovano una dimensione: “Il mio percorso e il mio luogo di nascita, Palermo, mi hanno abituato alle stratificazioni, qui ho trovato un luogo silente, ma dalla forza devastante che mi commuove. Devo consegnare 15 minuti, ma ne ho già 45 e dovrò lavorare per sottrazione anche se la parte organica mi è già stata fornita da Marco (Giovinazzo n.d.r.), che mi conosce molto bene; questo essere confuso e nel pallone per quello che ho trovato qui però mi rende felice e mi rende felice esserci”.

Montrosset cercherà invece di restituire per immagini un luogo dall’indiscusso fascino e mistero, soprattutto per la complessità della sua forma che dovrà essere messa in immagini senza l’aiuto del playback e quindi in maniera molto complessa con un continuo provare e riprovare da parte degli interpreti. L’ensemble che interpreterà la musica di Sollima è stato selezionata attraverso una lunga ricerca e con una “scelta di qualità”, come sottolinea Giovinazzo, e sarà composta da 2 violinisti, 1 quartetto d’archi (docenti SFOM: Massimiliano Gilli, Marina Martianova, Fulvia Corazza e Claudia Repetto), 1 sax soprano (Manuel Pramotton), il percussionista Lorenzo Guidolin e un quartetto vocale di Torino che riunisce i più grandi madrigalisti del nord Italia (Cantica Symphonia), il tutto diretto da Davide Benetti.

La composizione del maestro Sollima verrà presentata nella ricorrenza del 24 giugno prossimo, in cui si celebreranno i 5 anni dell’apertura al pubblico del sito megalitico, e rappresenterà un prestigioso strumento di visibilità distribuito mediante siti istituzionali, canali social e portali tematici nazionali ed internazionali.

Guichardaz
Guichardaz

 

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