Giuliana Cunéaz a Bologna e Torino con i suoi screen paintings

L'artista valdostana partecipa ad Arte Fiera di Bologna e al PAV di Torino con l'opera 'The God Partici' nella quale su uno schermo di oltre un metro e mezzo ripercorre in chiave poetica la ricerca dell'elemento germinale, generatore di tutte le cose.
Giuliana Cunéaz
Cultura
Un’ indagine tesa ad indagare il rapporto tra arte e scienza. E’ quanto proporrà l’artista valdostana Giuliana Cunéaz ad Arte Fiera di Bologna in occasione della mostra-mercato d’arte moderna e contemporanea, il più importante appuntamento italiano del settore (dal 23 al 26 gennaio) e successivamente al PAV, il nuovo Parco Arte Vivente creato dall’artista Piero Gilardi, di Torino, in programma dal 6 febbraio-19 aprile. In questo secondo appuntamento l’artista proporrà un’altra serie di screen paintings in un’esposizione insieme a Filippo Leonardi e Dario Neira, nell’ambito della mostra Greenhouse.

I due appuntamenti fanno seguito ai recenti successi ottenuti da Cunéaz in occasione di importanti manifestazioni internazionali come il Festival Internazionale d’arte contemporanea di Praga (The Prague Contemporary Festival, 25 settembre -15 ottobre 2008) e la terza Biennale di Siviglia Youniverse che si è conclusa l’11 gennaio scorso.

In particolare Giuliana Cunéaz  presenterà negli spazi della galleria torinese Gagliardi Art System l’opera “The God Partici” un lavoro video e pittorico realizzato su uno schermo al plasma (screen paintings in base alla definizione coniata dall’artista che per prima ha dipinto sullo schermo) di oltre un metro e mezzo che ripercorre in chiave poetica la ricerca dell’elemento germinale, generatore di tutte le cose. Il video dell’esplosione in 3D, avviene al centro di un mandala dipinto che rappresenta il più antico disegno simbolico della storia dell’umanità. Più in generale l’opera dell’artista valdostana prende spunto dai recenti esperimenti del Cern di Ginevra dove, nei mesi scorsi, si è tentato d’identificare il motore della creazione di fronte ad un’indagine che mai come in questa circostanza ha dato l’impressione di sconfinare nella teologia. “Ho voluto simulare l’esplosione – spiega l'artista – convinta che l’arte conservi un aspetto utopico e creativo che non ha bisogno di alcuna verifica sperimentale. Da Leonardo a Fontana, la scienza è sempre stata un punto di riferimento per l’arte e le sue sperimentazioni linguistiche”.

Ad Arte Fiera Giuliana Cunéaz esporrà inoltre un suo nuovo lavoro sulla natura primigenia e la sua metamorfosi nello spazio della galleria Vernon, una delle più importanti gallerie di Praga. Anche in quest’opera su schermi al plasma l’elemento tecnologico rappresentato dal video viene inibito dal gesto pittorico che ne modifica radicalmente la percezione. I lavori presentati in questa occasione evocheranno paesaggi, luoghi stranianti e misteriosi che rammentano il reale nella sua frammentazione. “La struttura ramificata di un  minerale, per esempio, è simile per forma e processo di aggregazione alla regione periferica di un neurone o alla struttura atomica di alcuni polimeri”. E’, insomma, il mistero della natura il filo rosso che caratterizza l’arte di Giuliana Cunéaz.

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