I valdostani Peter Blame aprono i concerti di Mondo Marcio
L’ultimo singolo, Chiama Me, sembra aver portato fortuna al duo valdostano: Mondo Marcio li ha chiamati e loro, con il loro sound fresco e senza sbavature, hanno risposto presente!
Pietro e Andrea Mirabello, in arte Peter Blame e Driddu stanno macinando date, concerti, pubblici e esperienze: dopo aver sfornato diversi singoli tutti riusciti, in concomitanza con il loro ultimo lavoro è arrivata una chiamata che può fare la differenza. Il cambio di management e la figura di Mattia Menegazzi ha aiutato il duo in questa svolta: “Da un anno abbiamo cambiato manager e il gancio con Mondo Marcio arriva proprio da lui, da Mene (Mattia Menegazzi n.d.r.), già manager del rapper milanese. Mondo ha parecchie date in tutta Italia quest’estate e ci è stato chiesto di aprirne alcune, cosa che per noi ha un’importanza fondamentale e ci carica di responsabilità”.
Il duo, che aveva esordito facendosi conoscere con Boogie Woogie, continuando a produrre a ritmi incessanti singoli orecchiabili, ma soprattutto con testi e studio solidi alle spalle, ha fatto uscire il nuovo pezzo poche settimane fa, provocando un piccolo sisma tutto valdostano sulle piattaforme di streaming. Il loro sound ha certamente una forte connotazione rap, dosata con intelligenza e in grado di lasciare ampio spazio al loro lato più pop, mix che ha sicuramente incuriosito il rapper milanese che ha proposto loro la data di Bordighera (27 luglio n.d.r.) e le date di Frosinone (21 agosto), Camporosso (sempre in Liguria il 25 agosto) e Verbania (27 agosto).
“Abbiamo suonato 6 pezzi – continua Pietro -, e devo ammettere che per noi è stato un passo fondamentale sul nostro percorso non solo perché abbiamo condiviso il palco con un grande artista, ma soprattutto perché ci siamo messi alla prova con un pubblico che non ci conosce, che non ci ascolta e che quindi è tutto da conquistare. Vogliamo farci conoscere, vogliamo uscire dai confini regionali e speriamo che questo sia solo l’inizio di una bella avventura e di un bel cammino”.
Nonostante questa accelerazione, Pietro e Andrea sono prima di tutto ragazzi che studiano la musica e che la creano con cognizione, sempre attenti a ciò che testi e melodia possono veicolare, e sono due artisti che capiscono l’importanza di determinati palcoscenici: “Sappiamo che ieri abbiamo fatto un concerto su un palco molto più importante e grande di quello che finora abbiamo sperimentato e che potremmo permetterci per il nostro percorso fin qui: siamo orgogliosi e sappiamo che abbiamo ancora della strada, molta, davanti a noi”.