Il Castello di Issogne al centro del progetto’Elisir Gocce d’Arte in Italia’

Sabato 5 e giovedì 10 aprile 2008 Daniela Vicquéry, Sandra Barberi e Omar Borettaz, membri del comitato scientifico responsabile dell'allestimento e degli arredi del Castello, faranno da 'Ciceroni' ai gruppi in visita.
Un affresco del Castello di Issogne
Cultura
Alla luce della collaborazione attivata tra l’Assessorato regionale dell’Istruzione e Cultura e la Fondazione “Pietro Accorsi” di Torino, per la realizzazione di un itinerario culturale in seno al progetto “Elisir Gocce d’Arte in Italia” edizione 2008, anche la Valle d’Aosta, ed in particolare il Castello di Issogne, diventano protagonisti del progetto 2008 che sarà presentato mercoledì 23 gennaio prossimo, alle ore 11.30, a Torino, nella sede del Museo “Pietro Accorsi”. In particolare l’iniziativa prevede da febbraio a novembre 2008, per due giorni al mese, la possibilità di visitare il Museo Accorsi o altri Enti selezionati in base a tematiche specifiche e, in alcuni casi, di assistere a conferenze di alto livello scientifico. I mesi di aprile, maggio e giugno saranno dedicati alle Dimore storiche: una villa, un palazzo e un castello, quello di Issogne per l'appunto. In questo contesto saranno organizzati dei gruppi di visita, accompagnati da specialisti del settore, sabato 5 e giovedì 10 aprile prossimi, cui saranno illustrati gli stili di vita dell’aristocrazia tra il XV e il XIX secolo.

Appartenuto per secoli alla famiglia degli Challant – si legge in una nota – il castello di Issogne conserva i caratteri di un’elegante e raffinata dimora signorile della fine del Quattrocento. Il fastoso apparato decorativo, che ne arricchisce gli ambienti e il cortile, si deve a un grande mecenate, il Priore Giorgio di Challant, che tra il 1487 e il 1509 volle celebrare in quell’edificio la grandezza della propria famiglia. La visita al castello, che si snoda lungo un percorso museografico concepito per sottolineare la complessità delle vicende storiche che hanno interessato l’edificio, valorizzano contemporaneamente la decorazione e l’arredo tardogotici e l’allestimento in chiave storicistica voluto da Vittorio Avondo alla fine dell’800".

 
Le scelte che hanno improntato il riallestimento degli ambienti, concluso nel 1997 dalla Soprintendenza per i beni culturali della Valle d’Aosta in linea con il riarredo voluto da Vittorio Avondo, saranno illustrate, nel corso delle visite, da Daniela Vicquéry, Sandra Barberi e Omar Borettaz, membri del comitato scientifico responsabile dell’intervento

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