Il Centre d’Études Francoprovençales René Willien sarà ristrutturato

La ristrutturazione, da 150mila euro, sarà seguita dal comune di Saint-Nicolas. Dal 2014 le funzioni essenziali del centro vengono svolte all’interno di alcuni uffici dedicati del municipio; i lavori, una volta affidati all’inizio del 2024, dovrebbero potersi concludere entro la fine del 2025.
Centre d'Études Francoprovençales René Willien
Cultura

Il Centre d’Études Francoprovençales René Willien potrà tornare a nuova vita e a nuovo utilizzo grazie a un investimento regionale pari a 150 mila euro finalizzato alla sua ristrutturazione. Sulla base di una apposita convenzione stipulata con il Comune di Saint-Nicolas, sarà quest’ultimo a farsi carico della piena realizzazione degli interventi, che comprendono manutenzione straordinaria e messa in sicurezza per personale interno e utenza esterna.

“Si tratta di un risultato ottenuto dopo dieci anni di interlocuzione con Governi regionali e assessori competenti, un dialogo iniziato già dalla precedente amministrazione comunale che noi abbiamo portato a termine – dichiara la sindaca Marlène Domaine -. Non possiamo come comunità che esprimere la nostra più grande soddisfazione perché da sempre abbiamo creduto nel valore dell’associazione come nostro fiore all’occhiello di rilievo nazionale e internazionale”.

Sin dalla fine del 2014 le funzioni essenziali del Centre d’Études Francoprovençales René Willien vengono svolte all’interno di alcuni uffici dedicati del municipio, poiché la struttura di frazione Fossaz-Dessus che lo ospita si è rivelata inadatta all’esercizio di attività aperte al pubblico.

“A causa di problematiche di adeguamento alle normative, negli anni abbiamo dato ospitalità all’associazione anche all’interno di alcune sale del centro polifunzionale e del Musée Cerlogne per eventi oltre che all’interno di alcuni monolocali per accogliere stagisti e docenti – continua Domaine -. Vorremmo ringraziare la Regione per la sensibilità dimostrata verso questa nostra realtà, un punto di riferimento fondamentale per attività di linguistica, francofonia e ricerca”.

I fondi regionali fanno capo al secondo assestamento di bilancio e saranno funzionali alla messa in atto di lavori che, una volta affidati all’inizio del 2024 e concordati con Centre e Regione, dovrebbero potersi concludere entro la fine del 2025.

“Questo finanziamento ha per noi una doppia valenza sia in termini di recupero di un vecchio edificio e delle sue testimonianze architettoniche sia in termini di valorizzazione linguistica del nostro patois – commenta il presidente del Centre d’Études Francoprovençales René Willien, Bruno Zanivan -. Questa struttura ha per noi un ruolo molto importante dal punto di vista della sua funzionalità e del suo valore per tutto il paese che a suo tempo l’ha messa a nostra disposizione”.

L’auspicio dei ricercatori che operano tra le fila dell’associazione sarebbe quello di riuscire a portare a conclusione le pratiche burocratiche relative ai lavori entro la primavera così da riavere per sé la propria sede il prima possibile.

“Abbiamo al momento in affidamento la preparazione del Concours Cerlogne e la gestione della nostra biblioteca specialistica, alla quali tutti gli interessati al francoprovenzale possono avere accesso – prosegue ancora Zanivan -. Questo ci permetterà sicuramente di confermarci come un valido cardine logistico sia per i residenti di Saint-Nicolas che per gli esperti di tutta la regione”.

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