Sarà inaugurata martedì 6 maggio 2014, alle ore 18, nella Sala espositiva della Finaosta, in via Festaz ad Aosta, la mostra fotografica "Il corpo sottratto" curata da Sophie-Anne Herin e Patrizia Nuvolari e promossa dal Consiglio Valle, in collaborazione con l’Assessorato regionale dell’istruzione e cultura. Al centro del progetto espositivo 40 scatti in bianco e nero di Herin e 10 opere foto-pittoriche di Patrizia Nuvolari, tutto incentrato sul corpo umano e i disturbi alimentari, un tema attuale, al centro di tante riflessioni e che qui si fa indagine attraverso l’esperienza diretta e le immagini.
"Il corpo sottratto" con la fotografia Herin è un lavoro che vede come protagoniste quattro donne, tre affette da anoressia e una da bulimia, e il percorso di queste donne. Si tratta di immagini che, nelle sfumature del bianco e nero, appaiono e scompaiono, mostrano segni e raccontano un dramma, rappresentando non soltanto le ferite del corpo ma anche le piaghe psicologiche che queste malattie comportano. Con questo approccio ha lavorato la fotografia che precisa «L’immagine fotografica in quanto pezzo del reale restituisce un dato reale che mostra la pericolosità di tale malattia e in tal senso agisce in maniera preventiva. L’idea di cercare la perfezione attraverso la magrezza è qualcosa che la nostra società rinforza continuamente e sulla quale dovrebbe interrogarsi. Questo lavoro non vuole presentarsi come documentaristico, ma come una fotografia che parte dalla realtà per raccontare la mia esperienza con chi soffre di questi disturbi.»
Il progetto espositivo si arricchisce poi di dieci opere foto-pittoriche dell’artista Patrizia Nuvolari, che faranno da contrappunto alle immagini fotografiche, in un’interpretazione che scava negli archetipi dell’anoressia: un doppio percorso, quindi, nel quale le immagini si intrecciano per comunicare la complessità della patologia attraverso i sentimenti che sapranno suscitare nel visitatore. «Nei miei disegni elementari – evidenzia Patrizia Nuvolari – si inseriscono figure prosciugate da una sofferenza profonda, segno di un male che nasce invisibile e che rende invisibili. Il colore delle immagini pittoriche sarà complementare e al tempo stesso di contrasto al bianco e nero delle fotografie, in una sorta di dialogo che crea empatia verso questo tipo di dolore.»
La mostra resterà aperta fino al 10 giugno 2014, dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30, e sarà accompagnata da una conferenza con esperti del settore che si confronteranno sul tema dei disturbi alimentari il 27 maggio alla Biblioteca regionale di Aosta.