Il festival Cervino Cinemountain guarda alla biodiversità e “bioverticalità”

Dal 30 luglio all'8 agosto ai piedi del Cervino torna protagonista il Cervino Cinemountain, giunto alla XIII edizione. Sono 34 le pellicole in concorso e diverse le novità. La biodiversità è il fil rouge di quest'anno, le fa compagnia la "reina".
Presentazione della XIII del Cervino Cinemountain
Cultura

Su uno sfondo azzurro un singolare promontorio "pezzato" richiama uno dei temi principali della XIII edizione del Cervino Cinemountain che sarà protagonista dal 30 luglio all'8 agosto nei due principali paesi del comune di Valtournenche, ovvero a Breuil-Cervinia presso il Cinéma des Guides  e a Valtournenche presso la Sala Congressi del centro polivalente. La locandina di questa edizione del Festival dedicato al cinema di montagna presenta in realtà il particolare di una mucca, che a sua volta ci riporta al tema della biodiversità, vero e proprio fil rouge della nuova edizione del Cervino Cinemountain. In concorso ci sono 34 film provenienti dai diversi festival del cinema di montagna ma non solo, oltre ad alcune anteprime. In totale le pellicole che saranno offerte al pubblico saranno cinquanta.

Approfondimento e consolidamento sono altre due parole che riassumono gli intenti del Festival. "Senza cercare grandi scoop quest'anno ci siamo dedicati all'approfondimento e a rafforzare il legame con il territorio – ha spiegato Luisa Montrosset che insieme a Luca Bich rappresenta la direzione artistica del festival – Intendiamo però il territorio culturalmente investito, che diventa dunque "terroir", per cui la chiusura del festival coincide con la "Bataille des reines del Breuil. In questo senso tra l'altro il tema della mucca diventa anche tema emblematico della biodiversità che sarà declinata come "bioverticalità", nel senso di unione tra i popoli che vivono in altitudine, e questo sarà il tema della sezione di antropologia visuale Antopomount". Tra gli altri appuntamenti del festival figurano l'istituzione del primo premio Monzino, dedicato espressamente alle guide alpine. Il lungo programma di appuntamenti si apre con l'incontro "La Valanga Rosa" condotto dal giornalista sportivo Carlo Gobbo e con Celina Seghi, Giuliana Minuzzo, Claudia Giordani, Paola Magoni, Maria Rosa Quario, Wanda Bieler, Daniela Zini, Paola Marciandi, Isolde Kostner. La chiusura è affidata invece a Walter Bonatti che presenterà Cervino, la montagna del mondo incontro nel quale parlerà dell'alpinismo e del suo alpinismo, supportato dalla proiezione de "La grande conquista" di Luis Trenker. Da segnalare anche per la sezione Antropomount l'esposizione fotografica "Uomini e donne di Patagonia" di Padre Alberto Maria De Agostini.

La biodiversità declinata  come "bioverticalità", significa parlare dei popoli che vivono in altitudine, e questo oltre ad essere  il tema della sezione di antropologia visuale sarà anche il tema di una tavola rotonda di alto profilo istituzionale e politico che avrà luogo il 5 agosto alle ore 21 presso la sala congressi del centro polivalente per cercare di riflettere sull'importanza della biodiversità, gli strumenti politici e istituzionali per difenderla e le problematiche connesse. Accanto a tutto questo sarà allestito, tra conferme e novità, l'Espace Montagne vera e propria Agorà del festival dove trovano spazio la libreria di montagna, l'emeroteca, gli incontri editoriali, le interviste verticali.

La mucca, che culturalmente investita diventa "reina", sarà la protagonista della serata dell'8 agosto che prevede una evocazione letteraria dell'animale caro alla Valle d'Aosta. Si tratta di scritti di autori valdostani dedicati alla "reina" per l'appunto cui seguirà la proiezione del film "La vacca e il prigioniero" di Henri Verneuil, interpretato dal grande attore francese Fernandel. Il Festival darà il suo commiato e un arrivederci al prossimo anno con una nota di fiocca alle violette e vin brulé.

Il programma del festival è consultabile al sito www.cervinocinemountain.it

 

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