Il MAV festeggia un anno di vita e dedica il 2010 ad Amedée Berthod

Venerdì 15 gennaio il Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione di Fenis riapre al pubblico con un ventaglio di novità continuando a proporsi come luogo in continuo divenire.
Museo Artigianato Tipico - MAV
Cultura
Il Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione di Fenis compie un anno di vita e dopo la chiusura al pubblico lo scorso 31 ottobre, venerdì 15 gennaio riaprirà i battenti presentandosi con alcune novità, la più importante delle quali porta il nome di Amedée Berthod, collezionista, intellettuale e personaggio pubblico di rilievo di inizio secolo. E’ infatti dedicata a lui una significativa raccolta di  manufatti e oggetti acquisiti da Berthod e che sarà presto visitabile presso il museo e, durante tutto l’anno. Eventi mirati accompagneranno il pubblico alla scoperta di questa figura e completeranno l’offerta culturale dell’esposizione.
 
Nei due mesi di chiusura al pubblico la struttura è stata al centro di attività di educazione e didattica per diverse fasce di età e gli operatori si sono dedicati all’allestimento di uno spazio rivolto ai bambini, alle famiglie e alle scuole, un vero e proprio laboratorio artigianale a misura di bambino dove poter scoprire le proprie capacità manuali e creative e realizzare piccoli manufatti, prendendo spunto dalla collezione del Museo.
 
Il 2010 sarà caratterizzato da un programma di eventi e di attività che coinvolgeranno bambini e adulti, cercando di trasmettere loro il fascino, il calore, la creatività e il lavoro che racchiude ogni manufatto e opera artigiana. Il Museo inteso come luogo “in continuo movimento”, capace di rinnovarsi e di essere sempre diverso per offrire ai visitatori nuovi stimoli di visita, ha inoltre implementato le opere e rivisitato l’allestimento di alcuni spazi, in particolare quello dedicato alla Foire de Saint Ours.  Il MAV sarà aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.00

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte