La dirompente inventiva di Andy Warhol protagonista al Centro Saint-Benin

Numerosi pezzi unici, serigrafie, grafiche, multipli e memorabili, testimoni di oltre trent’anni di produzione artistica, raccontano Warhol e l’oggetto artistico come bene di consumo. La mostra sarà aperta al pubblico dal 26 novembre al 11 marzo 2012 .
Andy Warhol
Cultura

Al Centro Saint-Bénin di Aosta tutto è pronto per inaugurare il 25 novembre l’evento espositivo invernale dell’Assessorato regionale alla Cultura: la rassegna “Andy Warhol. Dall’apparenza alla trascendenza” che porta ad Aosta ottanta lavori creati dall’esponente di punta della Pop Art americana, tra il 1957 e il 1987.

L’evento espositivo a cura di Francesco Nuvolari presenta opere provenienti da importanti raccolte contattate dalla Collezione Rosini Gutman. Numerosi pezzi unici, serigrafie, grafiche, multipli e memorabilia, un nucleo di opere altamente selezionate che presentano al pubblico, in un evento espositivo unico, la personale ottica di democrazia sociale di Warhol dove gli oggetti vengono svuotati del loro significato, reinterpretati in una forma d’arte fortemente provocatoria che segue uno dei concetti base della Pop Art secondo il quale l’oggetto artistico deve essere un bene di consumo, come uno dei tanti prodotti commerciali.

La sua dirompente inventiva, nell’arco di oltre trent’anni di produzione artistica, diede vita a numerosi soggetti (ed oggetti) che contribuirono a consolidare la sua straordinaria fama e che in questa esposizione sono ben rappresentati, tra gli altri, da: gli Space Fruits (Peaches, 1978, pezzo unico), i Carton Box e i Flowers. Non mancano le celebri Campbell’s Soup Cans, alle quali sono legati vari memorabilia come un sacchetto da spesa in carta del 1966 con serigrafato il logo Campbell’s ed un paio di scarpe in pelle con simile decorazione, distribuito allo Studio 54 nel 1978.

In mostra, inoltre, si trovano le copertine di riviste e le cover discografiche più famose ed ambite dai collezionisti, quali “The Rolling Stones, Sticky Finger” del 1971, una copertina di LP originale, autografata da Warhol e da Jagger ed un’altra “The Velvet Underground and Nico” del 1967. Diverse per tecniche e dimensioni – spesso riprodotte in serie con l’ausilio dell’impianto serigrafico – spiccano senz’altro i famosi ritratti-icona delle personalità politiche e del mondo artistico degli anni Sessanta e Settanta più note al grande pubblico: da Mao Tse-Tung e Lenin a Marilyn Monroe, da Mick Jagger a Liza Minnelli, cui si affianca uno dei suoi più efficaci autoritratti (“Self-portrait”, 1977, pezzo unico, cm 114×88).

“Wharol – scrive Francesco Nuvolari – è stato un artista, forse, spregiudicato, cinico e opportunista, ma sicuramente onesto: non ha mai nascosto, infatti, quello che lui voleva ottenere dall’arte. Non aspirava innegabilmente a salvare nessuno… conosceva la povertà, e conosceva bene che significava essere poveri in un sistema come quello americano. Sapeva tuttavia che poteva, se non salvare l’umanità, salvare almeno se stesso”. Ciò che l’esposizione presenta al pubblico è un Andy Warhol conosciuto, amato, celebrato, idolatrato per una genialità-multiespressiva che ha toccato ogni campo

La mostra sarà aperta al pubblico dal 26 novembre 2011 al 11 marzo 2012, tutti i giorni con orario 9.30 – 12.30 / 14.30 – 18.30
 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte