Importante riconoscimento per “Materia alternativa” della valdostana Laura Marzi. Il romanzo, edito da Mondadori, ha conquistato il Premio John Fante Opera Prima 2023.
Il festival “Il dio di mio padre”, diretto da Giovanna Di Lello, è arrivato alla sua XVIII edizione. Nato per omaggiare lo scrittore americano John Fante (1909-1983), l’iniziativa si tiene ogni anno nel comune di Torricella Peligna in Abruzzo.
La Materia alternativa parla di voci diverse, pensieri diversi e modi di intendere la vita e di viverla. Le voci sono quelle dei ragazzi che non fanno l’ora di religione e che si chiamano Hossein, Amal, Safia, Michele, Meng e sono bengalesi, egiziani, italiani, cinesi. La protagonista di questa storia insegna loro una materia che non solo non conta a fine anno, ma che addirittura non ha un’aula e si esprime solo se i ragazzi non fanno l’ora di religione. Nelle sue ore sparpagliate tra mensa, aula video e palestra, si inventa uno spazio in cui parlare con i ragazzi di sesso, di rapporti di potere tra uomini e donne, di discriminazione, razzismo, pornografia.
Il romanzo era stato selezionato fra le 80 opere in corsa per il Premio Strega 2023. A presentare il libro di Marzi, scrittrice e giornalista valdostana, era stata Veronica Raimo, vincitrice l’anno scorso del Premio Strega Giovani e ospite a novembre del primo appuntamento della Saison Littérature.
Giornalista e ricercatrice con un dottorato in Studi di Genere e Letterature Comparate all’università di Paris 8, Laura Marzi ha alle spalle anni di lavoro sui testi e quindi di scrittura. Collabora con varie testate giornalistiche tra cui Il Manifesto, Il Tascabile e Leggendaria.