Viviamo Tempi Bui è l’urlo hardcore punk degli Annozero. Gruppo musicale sorto dalle ceneri ancora tiepide dei Black Wings of Destiny.
Costretti dalla pandemia a premere il tasto pausa, i Black Wings avevano appena celebrato il loro decennale con un vinile. I festeggiamenti culminavano nel 2020 con un’agenda ricca di concerti.
Colpiti, ma non affondati. I musicisti scelgono di ricominciare “da e con” Annozero. Escono allo scoperto con il pezzo Catarsi, sbocciato durante il lockdown. Il titolo, dal greco “purificazione”, è per la band sinonimo di “ripartenza”.
Le voci di Luca Catapano, alla chitarra, e Daniele Cogo, al basso, sono accompagnate dalle bacchette di Emanuele Cacchioni alla batteria. “Siamo nati in questo 2020 e come qualsiasi cosa cresciuta fra mille difficoltà non temiamo nulla e nessuno”. Gli Annozero sono per più di metà valdostani. Di Châtillon il bassista Daniele Cogo e di Montjovet il batterista Emanuele Cacchioni (torinese è invece Luca Catapano).
La loro rabbia riecheggia come un’eco: “vive ancora, prescinde dall’età e brucia più di allora, arde senza pietà”. Gli Annozero puntano il dito contro la società contemporanea. Cinque tracce Tempi Bui, Catarsi, Fratelli d’Italia, Gaia e Vive Ancora pubblicate dall’etichetta Scatti Vorticosi Records. Testi diretti, in lingua italiana, che trattano senza alcun filtro temi sociopolitici attuali. Ritmi veloci e martellanti nel rispetto del genere hardcore.
Superata la soglia dei quarant’anni gli Annozero affermano “non vogliamo fermarci, quello che ci spinge a fare musica è la passione”. Lavorano a distanza e condividono una sala prove online. Il loro primo disco conta due importarti ospiti Luigi Bonizio “Gigio” (in Catarsi) e Sabino Pace (in Vive Ancora). “Con loro, quando si poteva, abbiamo condiviso palchi e birre”.
Sabato 30 gennaio suoneranno in presenza, ma senza pubblico, per un evento in streaming promosso dal collettivo torinese “Fuori dal Cratere”. I Tempi Bui finiranno e gli Annozero saliranno sul loro palcoscenico. La speranza è che si riparta da un mondo migliore: “un Annozero non soltanto per noi, ma per il mondo intero”.