La prima opera lirica di Aosta Classica: al Teatro Romano in scena “Gli Astrologi immaginari”

Nata dalla collaborazione con il Conservatoire de la Vallée d'Aosta, l'opera, la prima lirica della rassegna, è una produzione originale con il suo debutto assoluto proprio nel capoluogo regionale.
GB Cimarosa crédit photo Ph Stirnweiss
Cultura

E’ la grande novità di Aosta Classica. Stiamo parlando dell’Opera buffa “Gli Astrologi immaginari” che domani, giovedì 25 luglio, animerà il Teatro romano di Aosta. Nata dalla collaborazione con il Conservatoire de la Vallée d’Aosta, l’opera, la prima lirica della rassegna, è una produzione originale con il suo debutto assoluto proprio nel capoluogo regionale.

Durante l’inverno e la primavera si sono svolte le selezioni per il cast in quattro capitali europee (Bruxelles, Strasburgo, Milano e Parigi), a cui hanno fatto seguito due settimane di stage ad Aosta per la produzione dell’opera, che vanta importanti collaborazioni con istituzioni estere come Le Parlement de Strasbourg, ma anche locali come l’Institut Agricole Régional che sta ospitando i musicisti e lo staff nella sede di Montfleury.

A portare in scena domani l’opera buffa di Giovanni Paisiello, composta e rappresentata nel 1779 alla corte di Caterina II di Russia a San Pietroburgo, saranno le soprane Valeria La Grotta, Georgia Tryfona nel ruolo di Clarice, Cristina Mosca nel ruolo di Cassandra, i baritoni Thomas Hansen (Giuliano) e Nicola Ciancio (Petronio). L’orchestra vede invece la presenza sul palco di Bianca Fiorito (flauto traverso), Linda Alijaj  e Timothée Vendeville (Oboi), Kamila Wyslucha (fagotto), Aleksandra Brzóskowska e Tiphaine Hervouet (violini), Maxwell Alemán (Alto/viola), Matylda Adamus (violoncello), Peter Ferretti (contrabbasso) e Geronimo Fais (clavicembalista).  La regia sarà a cura di Carlos Harmuch mentre la direzione musicale di Martin Gester.
La storia. Petronio è appassionato fino all’ossessione di astronomia e filosofia. Decide dunque di maritare le figlie Clarice e Cassandra a degli studiosi, perciò respinge Giuliano, che è amato da Clarice. A differenza di Clarice, una ragazza semplice, sua sorella maggiore, la dotta Cassandra, è pure appassionata di filosofia. Per conquistare Clarice, Giuliano si traveste da centenario filosofo greco e afferma di essere in grado di ringiovanire grazie ad un elisir e di poter curare Clarice della sua ignoranza. Petronio gli affida entusiasticamente sua figlia e firma un documento, che gli sembra un atto di matrimonio, senza averlo nemmeno letto. Nel frattempo l’elisir funziona, il filosofo ringiovanisce e si trasforma nel bel Giuliano con grande disperazione di Petronio che si rende conto di essere stato ingannato.

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