La “Valle d’Aosta migliore, dopo il Covid-19” di Stefano Aggravi

L'ex Assessore presenterà il pamphlet “Una Valle d’Aosta migliore, dopo il Covid-19. Come gestire le conseguenze dell'emergenza sanitaria e cogliere le opportunità della ripartenza’” mercoledì 5 agosto alla Libreria Brivio in piazza Chanoux ad Aosta, alle 18
Una valle d'Aosta migliore, dopo il Covid 19 - Stefano Aggravi
Cultura

La crisi economica innescata dalla pandemia può essere un’opportunità per rivedere il modello di sviluppo della Valle d’Aosta. Ne è convinto l’ex Assessore regionale al Bilancio, Stefano Aggravi, autori del pamphlet “Una Valle d’Aosta migliore, dopo il Covid-19. Come gestire le conseguenze dell’emergenza sanitaria e cogliere le opportunità della ripartenza’” edito da  Tipografia Pesando.

Il volume verrà presentato mercoledì 5 agosto alla Libreria Brivio in piazza Chanoux ad Aosta, alle 18, con la partecipazione del capo redattore dell’Ansa Valle d’Aosta Enrico Marcoz.

“La nostra situazione di partenza era già intaccata da alcuni peccati originali a cui avremmo comunque dovuto rendere conto prima o poi. Questa epidemia – sottolinea l’autore  – non ha fatto altro che velocizzare i tempi e, come spesso accade, mettere in chiara luce tutte le nostre debolezze e contraddizioni.”

Fra i peccati originali ampio spazio viene dedicato agli accordi finanziari del 2011 fra la Valle d’Aosta e lo Stato centrale. Da qui l’analisi si sposta al tema dell’ordinamento finanziario regionale che, secondo l’autore, ha prodotto una “autonomia zoppa” e che dovrebbe evolvere in una “regionalizzazione delle procedure di accertamento ed esazione delle imposte proprie regionali e delle compartecipazioni di quelle statali”, rendendo possibile “un vero e proprio particolare sistema fiscale valdostano più attento allo sviluppo ed alla vita del cittadino e delle imprese locali”.

Non poteva poi mancare un accenno ai “gioielli della corona”, in primis il Casinò de la Vallée, per il quale l’ex Assessore torna a ribadire come un futuro per quest’azienda sia possibile “diverso dai sogni passati certamente, ma un futuro c’è!.” Su Cva invece Aggravi ipotizza “la creazione di un operatore tutto valdostano delle acque alte al fine di preservare strategicamente la proprietà interamente pubblica dell’acqua, valutando al contempo per gli altri rami di business, la percorribilità e convenienza” delle altre opzioni fino ad oggi in campo”.

Per prender parte alla serata la prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti.

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