La Via Francigena protagonista alla biblioteca di Gressan

Enea Fiorentini e Benedetto Danieli, i due pellegrini del nuovo millennio, hanno raccontato la loro esperienza sulla storica Via Francigena e hanno rimesso l'accento sull'urgenza di sviluppare il percorso dal punto di vista turistico in Valle d'Aosta.
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Cultura

Le potenzialità della Via Francigena sono sotto gli occhi di tutti, ma c’è un’evidente difficoltà da parte delle istituzioni e dei privati a investire su questa. Parola di Enea Fiorentini, un veterano del percorso che da Canterbury arriva a Roma, e del suo amico Benedetto Danieli, di Gressan, che, nella serata di venerdì 15 marzo, hanno raccontato in biblioteca comunale la loro esperienza di viaggio, e soprattutto i possibili sviluppi turistici del tratto valdostano della via.

“Il viaggio sulla Via Francigena si inizia spesso da soli – esordiscono i due relatori-viaggiatori –, ma si finisce sempre con tante altre persone. È un viaggio fisico, ma anche molto spirituale, è un viaggio che permette di capire i propri limiti e di incontrare sulla strada tante persone”.

Enea, il più navigato dei due “pellegrini” ha raccontato di come la morfologia valdostana non permetta molte varianti del tratto regionale della Via e ha percorso alcune tappe storicamente fondamentali del percorso. Il punto principale della serata, però,  è stato come potenziare e rendere veramente appetibile a livello turistico la storica strada pellegrina: “Lungo il percorso – ha raccontato Fiorentini – ci sono tante strutture che sono nate o si sono evolute per ospitare i pellegrini, sono strutture ricettive che sanno esattamente venire incontro alle esigenze di chi viaggia a piedi lungo questa Via. Inoltre è importante avere una segnaletica adatta e adeguata, in grado di guidare il viaggiatore”.

Tutti questi dettagli, spiegati anche da Benedetto, il quale ha raccontato del suo percorso da Aosta a Pavia, percorrendo ufficialmente 83km, che però si trasformano facilmente in “87km, perché quando ci si perde sicuramente un po’ di strada in più si fa”.

Tutta la procedura che certifica il compimento del “pellegrinaggio” verso Roma è stata spiegata a una platea molto interessata e in accordo con i due “relatori”, i quali hanno messo l’accento sul bisogno della Valle d’Aosta di sviluppare queste forme alternative di turismo, soprattutto perché, come ha sottolineato Fiorentini, “quando non c’è la neve bisogno comunque avere una forma di turismo che permetta ai turisti di visitare la nostra regione e in più questa è una forma di turismo assolutamente sostenibile e bassissimo in termini di inquinamento”.

La questione della Via Francigena tiene banco da diversi anni, soprattutto la mancanza di adeguata e corretta segnaletica e di strutture ricettive adatte sul territorio. Se nel resto d’Europa ormai la via che porta a Roma è una delle attrattive turistiche più conosciute e sponsorizzate, in Valle d’Aosta si fatica ancora a trovare una quadra appropriata per farla decollare come meriterebbe.

 

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Enea e Benedetto
Enea e Benedetto
Enea e Benedetto

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