Latino torna con Cosa vuoi da me? e cambia musica

Il rapper aostano torna con un nuovo singolo e una collaborazione importante con JVLI, sempre nel segno della coerenza e alla ricerca di un'identità
Luca Latino
Cultura

Una vita all’insegna della musica: non solo il piacere, ma l’esigenza di farne uno strumento di espressione forte e sincero. Luca Latino, che del suo cognome ha fatto un nome d’arte, ha un legame con melodie e parole da sempre, non per comodità, ma come se fosse una storia d’amore: “Ho 25 anni, faccio musica da circa 4 anni, ma diciamo che sono legato al mondo della musica da sempre, da quando sono bambino. Ascolto musica dal momento in cui mi sveglio fino a quando vado a dormire, inoltre mi è sempre piaciuto scrivere, parlare della mia vita quotidiana e delle emozioni che provo ogni giorno, così ho cercato di esprimere  questi pensieri sopra a una base, cercando di collegare le mie due passioni e ho trovato nella musica un mezzo per  sfogare ciò che nella vita di tutti i giorni non riesco a dire”.

Luca Latino
Luca Latino

Latino cerca costantemente di tendere verso una musica senza paletti, che gli permetta di non doversi definire, nonostante il genere di base sia essenzialmente quello rap/trap. Senza paletti e senza etichette, il giovane aostano spinge sull’acceleratore con il suo ultimo singolo, Cosa vuoi da me?, che è “un brano completamente diverso rispetto a quello che ho fatto fino ad adesso”. Latino ribadisce con forza l’entusiasmo che gli procura il permettersi il lusso di poter cambiare: “Mi piace molto che la mia musica non sia esattamente definibile come genere, perché quando scrivo un brano cerco sempre di essere il più spontaneo possibile e questo mi porta a non catalogare la mia musica. Penso che l’importante non sia tanto il genere, ma la qualità del brano; ovviamente arrivo dal rap, dal voler dire quello che non si può dire, ma ho sempre apprezzato la musica in generale dal cantautorato italiano come De Andrè, de Gregori, Gaber al pop internazionale come The Weeknd, Dua Lipa e Stromae. Ovviamente mi definisco un rapper perché arrivo da quello, dal rythm and poetry, ma a parlare sono quasi sempre le mie emozioni, quindi un giorno posso scrivere un brano tendenzialmente più rap e il giorno successivo posso scrivere un brano più indie, più pop, senza distinzioni”.

Luca Latino
Luca Latino

Esplorare i generi, ma circondarsi di persone in grado di produrre musica di successo, da questo pensiero la collaborazione con JVLI (Julien Boverod n.d.r.), che ha prodotto l’ultimo singolo di Latino ed è una conoscenza di lunga data: “Julien lo conosco da prima che iniziassi a fare musica ed è stato uno dei miei primi sostenitori, infatti il primo mio brano uscito su Spotify, Ciò che volevo, è prodotto da lui, come quasi tutti i miei lavori su Spotify. Sicuramente la situazione di adesso ci ha un po’ bloccati, al momento mi trovo ad Aosta e Julien è a Torino, ma siamo sempre in contatto perché la voglia di lavorare assieme è tanta e per quanto mi riguarda sto producendo molto; spero già  il mese prossimo di poter scendere a Torino per lavorare al nuovo singolo”.

Luca Latino
Luca Latino

In un periodo storico che vede tanti giovani rincorrere la celebrità e la fama, Latino ribadisce il suo impegno con la musica senza compromessi, perché “una cosa fondamentale che è cambiata in questi anni è il motivo per cui si fa musica: adesso che il rap è diventato un genere sotto i riflettori, molti ragazzi iniziano a fare musica con l’obiettivo di diventare ricchi e famosi come i loro idoli, invece la mia motivazione non è mai stata questa. Io ho iniziato a fare musica per l’esigenza di esprimermi, per cercare di fare immedesimare l’ascoltare in quello che provo in un determinato periodo”.

“Cosa vuoi da me?” è un punto di svolta nel percorso di Latino, che non cambia però le sue motivazioni e il suo amore per la musica: “Dal primo giorno cerco sempre di impegnarmi al massimo, essere produttivo e ascoltare tanta musica. Ogni giorno voglio migliorare e cercare sempre di più di creare un identità mia; per altro sto scrivendo tanto e ho tantissima voglia di fare”, e questo è quindi solo un segnale del fatto che lo risentiremo presto.

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