I video di artisti del calibro di Anish Kapoor, Giuliana Cunéaz, Kimsooja e João Onofre, alcuni dei quali nomi noti della scena internazionale dell’arte moderna, sono protagonisti a Courmayeur dal 27 dicembre 2010 al 7 gennaio 2011 nell’ambito della mostra “Magic Moment” organizzata da Art Mont Blanc, associazione culturale per la promozione dell’arte contemporanea a Courmayeur. Il progetto, ideato e curato da Glorianda Cipolla, presenta quattro video che si richiamano tra la suggestiva cornice medioevale di Piazza Petigax e le sale all’interno della Tour Malluquin.Gesti minimi e trasfigurazioni surreali, paesaggi immaginari e viaggi interiori: Magic Moment offre al pubblico un’occasione per scoprire suggestioni magiche attraverso il video, al centro delle pratiche artistiche contemporanee. La mostraè aperta tutti i giorni dalle 11 alle 12,30 e dalle 17 alle 19,30.
I video:
Wounds and Absent Objects, 2003, è l’unico video realizzato da Anish Kapoor (Bombay, 1954), uno dei più grandi artisti viventi, nella sua lunga carriera. L’opera è un omaggio ad uno degli “eroi” dell’artista, Barnett Newman (1905-70), esponente fondamentale dell’Espressionismo Astratto americano: una singola immagine monocromatica, simile ad una tela di Newmann, muta progressivamente da toni più chiari a sfumature più scure.
Neither snow nor meteor showers, 2010, di Giuliana Cunéaz (Aosta, 1959), è un’animazione in 3D che pare sorvolare un bosco innevato, su cui volteggiano strani cristalli rossi. In realtà, come spiega la stessa artista, l’opera “non descrive né un paesaggio né un fenomeno atmosferico, ma evoca piuttosto un ur-luogo, un luogo germinale, primario, legato alla sfera pre-cognitiva”.
Kimsooja (Corea del Sud, 1957), presenta il video “A Needle Woman, Paris”, 2008, un progetto di performance urbana a cui l’artista lavora dal 1999 e che finora ha toccato città come Londra, Tokyo, Il Cairo, Shanghai, Rio de Janeiro e la Avana, tra le altre. La Donna Ago, immobile tra la folla cittadina, è come un ago che attraversa la trama umana, nel tessuto urbano contemporaneo: quella che appare come indifferenza è in realtà una meditazione profondamente empatica.
Seeing things clearer, 2000, di João Onofre (Lisbona, 1976), registra l’azione semplice e insieme bizzarra di una giovane donna che mangia un fiore, scegliendolo e strappandolo dal bouquet che tiene in mano. Il lavoro di João Onofre è tutto incentrato sull’esplorazione delle relazioni umane, individuali e di gruppo, e sull’intersezione tra video e performance.