Una grande caccia al tesoro notturna ispirata alle atmosfere de "Il signore degli anelli" di J. R. R. Tolkien, la presentazione di un nuovo gioco gigante, la partnership ludica con “Aspettando la Désarpa” e le sue caprette in Piazza Narbonne, il torneo di calcio balilla dedicato a Luara Campi, una volontaria che non c’è più, e i rinnovati murder party. Sono queste alcune tra le principali novità della sesta edizione di giocAosta, manifestazione che si svolgerà da venerdì 22 a domenica 24 agosto 2014 in piazza Chanoux, nel cuore di Aosta.
Come ormai d’abitudine, in questi tre giorni la città cambierà volto, diventando una colossale ludoteca che insegue un’idea: insegnare ai "grandi" che il gioco non deve essere un ricordo, ma un modo per scoprire e scoprirsi. “Sarà l’edizione più completa – ha spiegato oggi presentando l’iniziativa Davide Jaccod, presidente dell’associazione organizzatrice, Aosta Iacata Est – perché siamo riusciti ad ottenere la partecipazione di tutti i soggetti che avevano presenziato, a fasi alterne, gli scorsi anni”. Al centro dell’evento ci sono i giochi in scatola (con oltre 400 titoli in prestito gratuito), ma anche modellismo, calcio balilla, scacchi, giochi di ruolo, giochi giganti, la tappa aostana del giro d’Italia di ciclotappo e il torneo di parole crociate e una lunga serie di attività speciali (come il challenge Instagram di cui parleremo nei prossimi giorni, ndr).
Dopo gli ottimi risultati in termini di pubblico raccolti negli scorsi anni e in particolare nel 2013, con oltre 5000 partecipanti, giocAosta torna ancora più ricco di tornei e iniziative nonostante la crisi e i tagli che hanno caratterizzato un po’ tutti i settori. “Si tratta di un evento che ha un significato profondo sia per il grande coinvolgimento del territorio, di enti e associazioni, che riesce a creare – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura Emily Rini – sia per il valore e la dignità sociale del gioco”.
Costata 16.500 euro, di cui 7mila investiti dall’assessorato regionale alla Cultura, 5mila dalla fondazione CRT (che ha aumentato il proprio contributo), 2.500 dal Comune di Aosta e 2mila ottenuti con la raccolta fondi e autofinanziamento, la festa del gioco è diventata un appuntamento fisso nell’estate valdostana. "GiocAosta recupera uno strumento antico, il gioco – ha spiegato Ugo Curtaz, Consigliere di Indirizzo della Fondazione CRT – e lo utilizza per ricreare socialità: inclusione e valorizzazione del territorio sono elementi a cui la Fondazione attribuisce grande importanza".
“E’ senz’altro la manifestazione con il più alto rendimento, in termini di pubblico – sottolinea l’assessore comunale alla Cultura, Andrea Paron – rapportato all’impegno di spesa”. E non è tutto, perché da un’elaborazione basata sul questionario somministrato al pubblico lo scorso anno emerge che il 44% del pubblico proviene da fuori Valle, il 50% ha partecipato all’iniziativa per la prima volta e il 44% si ferma per almeno due giorni. “Sono numeri importanti – ha concluso Jaccod – che hanno fatto lavorare ancora di più gli oltre 160 volontari impegnati, per continuare a crescere e creare un appuntamento di richiamo sempre più vario e conosciuto al di là dei confini valdostani".
Il programma è descritto nel dettaglio sul sito www.giocaosta.it.