Percorsi, reti e connessioni. Con oltre cento eventi torna “Plaisirs de Culture”

Molti gli appuntamenti in programma per la rassegna, con un concentrato di eventi che dal 14 al 22 settembre coinvolgeranno ben 17 comuni della Valle. La nuova edizione si aprirà venerdì 13 alle 18 con un multiforme spettacolo al Castello di Introd.
Il castello di Introd
Cultura

Percorsi, reti e connessioni. Tre semplici parole che celano – o rivelano – mondi, a volte anche lontani tra loro. Quest’anno sarà questo il fil rouge della dodicesima edizione di Plaisirs de Culture organizzata dall’Assessorato dei Beni e Attività culturali e presentata – non a caso – nel Chiostro di Sant’Orso, ad Aosta, restaurato di fresco.

Il Chiostro di Sant'Orso ad Aosta
Il Chiostro di Sant’Orso ad Aosta

Moltissimi gli appuntamenti in programma – più di cento – per la rassegna, con un concentrato di eventi che dal 14 al 22 settembre coinvolgeranno ben 17 comuni della Valle, e oltre 50 tra enti e associazioni. Una “rete”, appunto.

La nuova edizione si aprirà venerdì 13 settembre alle 18 con un multiforme spettacolo al Castello di Introd, recentemente entrato nel patrimonio culturale di proprietà regionale dal titolo Medioevo Romantico.

La “rete” dei beni culturali, i percorsi sul territorio e le connessioni tra discipline e arti differenti si esprimeranno anche attraverso passeggiate, visite multiculturali, workshop di scrittura, approfondimenti, presentazione di libri, mostre, conferenze, laboratori e visite speciali a luoghi solitamente non fruibili.

“Il tema ci ha ispirati nel rivolgerci a tutti i partner, molto numerosi, chiedendo loro di essere aderenti al massimo – ha spiegato Viviana Vallet, dirigente del Dipartimento Soprintendenza per i Beni e le attività culturali –. Siamo stati un po’ più fiscali del solito, ma ci sembrava che il tema della connessione e della rete si adeguasse in maniera perfetta al mondo della cultura”.

La presentazione di Plaisirs de culture
La presentazione di Plaisirs de culture. Da sx: Montani, Guichardaz e Vallet

Al centro della kermesse, i musei, i castelli, ma anche siti archeologici, chiese, antiche miniere e perfino cantieri di restauro, che si aprono al pubblico con proposte originali e talvolta inedite.

“Si è scelto di mantenere una programmazione lunga, su nove giornate, e molto fitta – ha detto invece la Soprintendente ai Beni culturali Laura Montani –. Un lavoro corale in cui rientra il lavoro fatto da tutti e un tema che ci permette di metterlo in rete”.

Dai borghi alle vallate, dai teatri ai musei, dalle miniere agli archivi, a piedi o su due ruote, le diverse connessioni e i tanti percorsi del – e tra il – patrimonio culturale saranno i protagonisti assoluti.

“Attraverso il nostro patrimonio culturale raccontiamo ciò che siamo oggi, il risultato di una stratificazione di esperienza passate – ha detto invece l’assessore ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz –. E lo sforzo di raccontarlo in diverse modalità, e Plaisirs de Culture è una di queste, è importante. L’obiettivo finale è valorizzare sempre di più e raccontare, anche in maniera ragionata, il nostro patrimonio”.

Il programma dettagliato della dodicesima edizione di Plaisirs de Culture è scaricabile qui.

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