Pesante “j’accuse” di Dora alle istituzioni: “troppa disattenzione sui problemi delle donne”

Per festeggiare l'8 marzo e per richiamare l’attenzione sulla condizione femminile l'associazione ha coro delle lamentele coordinato musicalmente da Liliana Bertolo Boniface, si esibirà venerdì 8 marzo alle 21 alla Cave des Onze Communes di Aymavilles.
Da sinistra Dorothy Rollandin e Viviana Rosi
Cultura, Politica

“La festa delle donne ha una forte valenza politica e anche rivendicativa che non si può e non si deve cancellare”. Così l’Associazione Dora Donne della Valle d’Aosta critica la scelta della Soprintendenza di organizzare, per l’8 marzo, una conferenza sulla condizione delle donne nel mondo etrusco. “Non discutiamo l’interesse e la qualità dell’iniziativa, ma in questa ricorrenza pensiamo siano altre le manifestazioni da proporre e supportare” spiega Viviana Rosi durante la conferenza stampa di presentazione delle iniziative messe in campo da Dora per l’8 marzo.

“E’ inutile e dannoso far finta che non esista il fenomeno della violenza sulle donne e che non vi siano, ancora oggi, condizioni difficile di vita per le donne” rincara Dorothy Rollandin, neo Presidente dell’Associazione Dora Donne.

Il cahier des doléances dell’Associazione investe in generale l’approccio alle politiche di genere da parte delle istituzioni valdostane e in particolare la nuova legge regionale contro la violenza sulle donne. “Così com’è questo provvedimento non fa altro che sancire l’esistente”.

Il budget messo in campo dal nuovo provvedimento, pari a 304 mila euro su base annua, è assorbito quasi interamente dal mantenimento di una struttura, l’Arcolaio, che ospita e supporta le donne vittime di violenza. Rimangono 40 mila euro per attività di formazione e 20mila per progetti di sensibilizzazione ed eventi. “Sono fondi inadeguati per lavorare culturalmente e con serietà nelle scuole o nella comunità contro gli stereotipi sessisti ancora molto presenti”. E se è vero che le risorse sono commisurate ai tempi di crisi, Dora solleva un problema di priorità: “le problematiche che riguardano le donne non possono sempre essere affrontate con i residui delle pubbliche amministrazioni”.

Il “j’accuse” dell’Associazione Dora investe anche la Consulta per le pari opportunità: “è un organismo culturalmente inadeguato che in diversi anni è stato investito da continue dimissioni ed è riuscito ad organizzare ben poche attività”. Il mondo dell’associazionismo femminile e le tematiche che coinvolgono le questioni di genere devono poi fare i conti, sempre secondo le donne di Dora, anche con media locali che raccontano questo mondo con troppa superficialità e pregiudizi.

Per festeggiare le donne e per richiamare l’attenzione sulla condizione femminile Dora ha preso in prestito i “cori delle lamentele” organizzati frequentemente nelle grandi metropoli estere per denunciare ciò che non funziona nelle città. Stesso format, quindi, ma un argomento diverso: le lamentele delle donne nei confronti dei mariti, dei figli o di chi contribuisce alla fatica quotidiana delle donne. Il coro delle lamentele coordinato musicalmente da Liliana Bertolo Boniface, si esibirà venerdì 8 marzo alle 21 alla Cave des Onze Communes di Aymavilles.
 

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