“Quand lire fait du bien” e “Poé-Cité”, quando la poesia “invade” la città

Nei prossimi giorni prenderanno il via due iniziative legate alla letteratura francese, organizzate dall'UniVda con l'Assessorato ai Beni culturali e l'Alliance française: il ciclo di incontri "Quand lire fait du bien" e la lettura pubblica di poesie, da parte dei giovani studenti, "Poé-Cité".
Da sx: Paola De Bernochi, Teresa Grange, Jean-Pierre Guichardaz e Federica Locatelli
Cultura

L’amore è la poesia dei sensi, diceva Honoré de Balzac. Parole prese alla lettera – è il caso di dirlo – dalla doppia iniziativa presentata oggi nella nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta, che vede l’Ateneo valdostano assieme all’Assessorato ai Beni e attività culturali, l’Alliance française ed il Réseau international des chaires Senghor de la Francophonie.

Anzitutto, gli appuntamenti di Quand lire fait du bien – giunta alla quarta edizione –, rassegna che parte dai grandi classici della letteratura francese per arrivare al “qui e ora”: “Questo ciclo di incontri nasce per parlare dei benefici della lettura e ha visto, negli anni, l’interesse di un pubblico sempre più ampio, desideroso di ritagliarsi del tempo per vedere quanto i grandi testi della letteratura hanno da dirci – spiega Federica Locatelli, professoressa associata dell’Ateneo valdostano –. Quest’anno abbiamo scelto cinque romanzi sul tema dell’amour maladif, quello violento, malsano, ma che parlano anche dello status della donna, delle sue realizzazioni, dei suoi disagi e dei suoi conflitti”.

Quand lire fait du bien

Il programma di riletture e incontri tematici – alla quale partecipa anche l’Università valdostana della Terza età – prenderà il via mercoledì 26 marzo con Émile Zola e La Curée a cura della professoressa emerita dell’Université Paris VII Françoise Gaillard. Si proseguirà poi il 16 aprile, quando al centro ci sarà Madame Bovary di Gustave Flaubert, nella lezione dela professoressa della Cattolica di Milano Marisa Verna.

Due settimane dopo, il 30 aprile, sarà invece la professoressa dell’Universidade de Lisboa Chiara Nifosi a condurre l’incontro La Prisonnière di Marcel Proust, cui seguirà – l’8 maggio – la lezione su Le Rouge et le Noir di Stendhal da parte di Cécile Meyanard, docente dell’Université d’Angers. In chiusura, il 14 maggio toccherà a Bel-Ami di Guy de Maupassant a cura di Annie-Claire Marpeau, professoressa dell’Université de Strasbourg.

Tutti gli appuntamenti sono in programma alla sede della nuova Università valdostana, dalle 18 alle 19.30. A questi legano una serie di proiezioni alle 18 in biblioteca regionale “Bruno Salvadori”: il 2 aprile Madame Bovary, il 29 Le Rouge et le Noir ed il 5 maggio Bel-Ami.

“L’eterno interrogativo ‘a cosa serve oggi la letteratura?’ ci dice che può dare ancora tanto e aiuta a guardare anche i risvolti più complessi e spesso oscuri della natura umana – aggiunge Locatelli –. Ci saranno molti ospiti internazionali, in un’edizione tutta al femminile”.

Poé-Cité

Da sx: Paola De Bernochi, Teresa Grange, Jean-Pierre Guichardaz e Federica Locatelli
Da sx: Paola De Bernochi, Teresa Grange, Jean-Pierre Guichardaz e Federica Locatelli

La seconda iniziativa, invece, porta la letteratura direttamente nei luoghi della città. Ed il nome ne svela il senso stesso:Per Poé-Cité abbiamo coinvolto tra i 35 ed i 40 studenti delle scuole superiori locali e dell’Università, che saranno protagonisti di una poesia vissuta e letta tra le strade di Aosta, davanti ad un luogo scelto da loro della città – spiega sempre la professoressa Locatelli –. Così, la poesia si inserisce nella quotidianità dei ragazzi e non solo, ma anche in quella dei luoghi e del vissuto, portandola fuori dai banchi di scuola”.

Due le “tappe” del progetto didattico: la promenade poétique nelle vie del centro cittadino di giovedì 13 marzo, alle 16, dove gli studenti leggeranno pubblicamente i testi scelti di poeti francesi del XIX e XX secolo; e la cerimonia di premiazione del 21 marzo, alle 17, dove troverà spazio anche una conferenza della professoressa Locatelli.

“Si tratta di due progetti di alto profilo – ha spiegato Teresa Grange, docente ordinaria dell’UniVdA –. Una splendida opportunità in piena sintonia con le finalità istituzionali di promozione e di valorizzazione della lingua francese, e con la frase di Léopold Sédar Senghor che scriveva La poésie ne doit pas périr. Car alors, où serait l’espoir du Monde?”.

“Siamo entusiasti di questa nuova collaborazione, un partenariato fondamentale per promozione e la diffusione della lingua francese – ha detto invece la professoressa Paola De Bernochi dell’Alliance française –. Si offre così a tutti i cittadini l’opportunità di vivere la cultura francese oltre il contesto accademico, con eventi culturali aperti a tutti che permettono di riscoprire la letteratura, diffondendo la poesia nelle strade della città e rafforzando il legame con la lingua”.

Soddisfatto anche l’assessore Jean-Pierre Guichardaz: “In un’epoca lasciata ad una comunicazione spesso frammentata e volatile, credo che la parola scritta e letta ad alta voce abbia un potere straordinario. Questi progetti puntano a recuperare una certa capacità di relazionarsi, parlare con calma, analizzare. L’idea è anche quella di mettere in relazione la letteratura con l’attualità dato che ci parla, anche con i grandi classici, di temi di grande attualità come l’amore tossico, il possesso e la violenza nei confronti della donna. Situazioni mai finite e mai, neanche con l’evoluzione tecnologica, esaurite. Anzi, forse addirittura aggravate. E credo che la letteratura abbia questa capacità: farci ragionare e aprire delle finestre verso l’attualità”.

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