Esternalizzata la programmazione degli spettacoli, affidata all’agenzia Imarts di Modena, le Regione ha deciso di avviare una open call destinata agli artisti valdostani interessati ad esibirsi al Teatro Splendor all’interno del cartellone della Saison Culturelle 2023/24.
A comunicarlo è l’Assessorato dei Beni e Attività culturali. Il bando lanciato da Imarts – si legge in una nota – è destinato a selezionare cinque proposte artistiche del territorio, ed è rivolto esclusivamente ad artisti valdostani. Gli spettacoli “potranno appartenere a diversi generi quali teatro (italiano o francese), danza, musica leggera, musica pop e musica classica”. Inoltre, Imarts è alla ricerca di uno spettacolo di musica in patois tra il 30 e il 31 gennaio 2024, in concomitanza con la Fiera di Sant’Orso.
La commissione di selezione, curata da Imarts stessa, sarà composta, oltre che dal responsabile dei progetti culturali della ditta e da un esperto nell’organizzazione di rassegne musicali con riconosciuta competenza in ambito artistico e culturale anche dal direttore artistico incaricato dalla società modenese per la cura e supervisione del progetto della Saison Culturelle 2023/2024.
La partecipazione alla open call è gratuita. Le proposte dovranno pervenire dal giorno 8 settembre al 25 settembre 2023, a mezzo posta o corriere, alla sede di Imarts in via delle Mondine 6, 41012, a Carpi (MO), oppure attraverso l’invio da casella di posta elettronica all’indirizzo info@internationalmusic.it o internationalmusic@legalmail.it
Il Bando e il modulo di richiesta di candidatura sono consultabili da oggi, 8 settembre, sul sito internet della Imarts. È possibile, inoltre, raggiungere direttamente il link cliccando sul banner della Saison Culturelle presente nella home page del sito regionale.
“Teniamo molto a questa open call – dice l’assessore Jean-Pierre Guichardaz –, un’ulteriore azione volta a tutelare e salvaguardare il tessuto artistico valdostano e il sistema delle produzioni regionali, con la finalità di sostenere l’intera filiera dello spettacolo. La Saison Culturelle è infatti da sempre il mezzo con il quale i valdostani possono apprezzare le proposte artistiche nazionali e internazionali ma è anche l’occasione per gli artisti valdostani di esibirsi su un palcoscenico di tutto rilievo”.
La programmazione degli spettacoli della Saison Culturelle va ad un’agenzia di Modena
26 agosto 2023
Sarà, con ogni probabilità, l’agenzia Imarts, International Music Arts, di Modena a predisporre il programma degli spettacoli e a organizzare la prossima Saison Culturelle. Con la pubblicazione, sul sito di Place Vda, dell’esito si è praticamente conclusa la procedura di gara di esternalizzazione della più importante rassegna culturale valdostana, prima gestita direttamente dalla Regione Valle d’Aosta.
Ora gli aggiudicatari saranno soggetti alle consuete verifiche legali e successivamente dovranno firmare il contratto.
Il bando era suddiviso in quattro lotti, per un totale di 3,9 milioni di euro circa a base d’asta per 24 mesi. Per la programmazione degli spettacoli, il lotto più consistente, si sono presentati tre concorrenti. Oltre alla Imarts, che collabora stabilmente con enti lirici, teatri, associazioni musicali e festival in Italia e all’estero, hanno presentato un’offerta anche il raggruppamento di imprese formato da Opere Buffe di Francesco Battisti e da Il Contato del Canavese, arrivati secondi, e la compagnia teatrale valdostana Palinodie giunta terza. All’agenzia di Modena andranno un po’ meno di 581 mila euro all’anno.
Anche gli altri due lotti della gara sono arrivati al dunque, mentre è andato deserto quello che riguardava la manutenzione ordinaria degli impianti scenotecnici e degli arredi.
La gestione tecnica del Teatro Splendor e del servizio ristoro sarà curata dalla società cooperativa Dreamlight amministrata da Hugo Chincheré, unica società ad aver partecipato, a cui andranno poco più di 243 mila euro annuali e i servizi di pulizia sono stati affidati all’impresa Ver.Plus srl per 88mila euro annui.
I tempi necessari per chiudere gli adempimenti potrebbero non essere compatibili con l’avvio, generalmente in autunno, della stagione culturale. L’agenzia Imarts, dopo la sigla del contratto, ipotizzabile a metà settembre, ha oltre 60 giorni a disposizione per presentare il calendario definitivo della rassegna.
L’ipotesi sul tavolo è quindi che sia l’amministrazione regionale a prendersi in carico l’organizzazione dei primi spettacoli in calendario. La struttura dell’Assessorato alla cultura si occuperà anche, perché non inseriti nel bando, della volet cinema e della Saison Littérature che prevederà incontri e presentazioni di libri con autori e scrittori.
6 risposte
Ho provato come genitore la frustrazione alle classi medie e superiori che se tuo figlio “non sta simpatico” la paga, soprattutto psicologicamente. Il supporto psicologico all’epoca è stato “salvante” , ma il trauma resta a vita come sentore di sfiducia verso la società, il bisogno di sentirsi di “valere” c’è tutt’ora anche se laureato. Ci vuole un giusto tempo per tutto…spesso alle medie pagano lo scotto di elementari mal funzionanti, spesso alle superiori pagano lo scotto di medie mal funzionanti. La scuola italiana è retrograda, basta vedere la modalità francese per comprenderlo. Gli insegnanti sensibili, preparati e motivati, sono rari e preziosi…
Ho sofferto molto per e con mio figlio che avrebbe preferito “morire” piuttosto di entrare in quelle scuole. C’è l’ha fatta, ma è stata dura. Le cicatrici sono indelebili. Mi pento di non avere mai scritto una lettera a quegli insegnanti. Non so se sarebbe servito a loro. A me sicuramente, mi sarei liberata di un peso. Fanno bene questi genitori a lottare se lo sentono giusto. Nella scuola i nostri figli passano metà della vita, nel periodo più delicato di cambiamento, di crescita. È tantissimo! La scuola non deve sopperire la famiglia ma ha una funzione che è quella educativa e non punitiva! “Noi vedremo il bambino solo quando impareremo a guardarlo” M. Montessori.
Sempre peggio, non ho parole, che insegnamento è questo…..
Forse che per alcuni tutto è permesso!
Sono veramente dispiaciuto per tutti quegli insegnanti che amano il loro lavoro.
Ormai la scuola è un parcheggio, imparare qualcosa è un optional.
Un piccolo passettino verso la normalità: l’ente pubblico finanzia e controlla mentre i privati operano….
Il nulla di una classe politica che ha saputo pensare a se stessa e si propri amici.
Che vergogna! La cultura in VdA, un mare di desolantissimo niente