Stanziati 140mila euro per il restauro dei dipinti murali al Castello di Quart

Riportati alla luce dopo un attento intervento di scialbatura, il prezioso ciclo di pitture murali del donjon del castello di Quart, risalenti alla fine del 1200, saranno oggetto di lavorazioni specialistiche.
Castello di Quart - Chateaux ouverts
Cultura

Con uno stanziamento di otre 141mila euro la Giunta regionale ha approvato il progetto preliminare ed esecutivo dei lavori di restauro dei dipinti murali del ‘donjon’del castello di Quart. L’azione si inserisce nella politica di valorizzazione e di “Restitution” dell’Assessorato regionale dell’Istruzione e Cultura. Il progetto di restauro dei dipinti murali del donjon del castello di Quart prevede un insieme di lavorazioni specialistiche che si integreranno con le attività di restauro architettonico del primo stralcio del castello, intervento inserito nel programma di competitività regionale 2007/2013, che porterà all’apertura al pubblico del monumento nel 2013. Il restauro dei dipinti murali richiedeva una serie di approfondimenti scientifici che ha comportato, da parte degli uffici dell’Assessorato, la predisposizione una specifica progettazione.

Il donjon del castello di Quart è decorato con un prezioso ciclo di pitture murali risalenti alla fine del 1200 che si rifanno alle storie di Alessandro Magno, i dodici mesi, Sansone e Dalila. Le storie di Alessandro, in particolare, costituiscono un’assoluta rarità nel contesto storico artistico nazionale riferito al XIII secolo in quanto l’unica altra rappresentazione conosciuta di Alessandro Magno si trova nella cattedrale di Otranto e, oltretutto, è un mosaico pavimentale.

Nel corso del XVI secolo i dipinti murali sono stati completamente scialbati per il cambio di funzione del donjon, dovuto alle travagliate vicende storiche del castello. L’eliminazione della scialbatura dei dipinti murali ha impegnato la Soprintendenza, congiuntamente all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, per la messa a punto di una metodologia di intervento adeguata. Dopo una fase di sperimentazione gli interventi hanno utilizzato una strumentazione laser da parte di una ditta altamente specializzata, i metodi tradizionali di rimozione, fisici e chimici, si erano infatti dimostrati inadeguati. Il descialbo è stato eseguito in due fasi successive ed è stato completato nell’estate 2011.
 

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