Quattro giovani valdostani in Sudafrica per un reportage dell’UPF

I quattro ragazzi, selezionati tra i diciotto candidati al progetto "Emigration Valdôtaine dans le Monde", partiranno per Cape Town il 26 novembre per realizzare un reportage sulla storia di alcuni valdostani emigrati in Sudafrica.
PHOTO JEUNES AFRIQUE UPF
Cultura

Fabio Droghese, Ludovica Mocci, Anaïs Montrosset e Giulia Macello Violetta sono i quattro giovani valdostani che prenderanno parte alla seconda edizione del progetto audiovisivo in lingua francese “Emigration Valdôtaine dans le Monde“, iniziativa che si pone come obiettivo quello di raccontare attraverso un reportage la vita degli emigrati valdostani. Il progetto nasce dalla collaborazione tra ‘UPF Vallée d’Aoste, il Comité des Traditions Valdôtaines e la Fondation Chanoux e sostenuto e finanziato dal servizio attività culturali dall’Assessorato Beni culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

Selezionati tra diciotto meritevoli candidati, i quattro giovani partiranno quest’anno per il Sudafrica con una borsa di studio per partecipare all’iniziativa. “La selezione dei giovani non è stata facile per la qualità delle candidature che si è rivelata di alto livello – spiegano gli organizzatori – scelti per la conoscenza del francese e dell’inglese, della cultura e dell’identità valdostana e di una buona pratica di software di produzione e post-produzione audiovisivi”.

Lo sviluppo del progetto si articolerà in maniera analoga a quello del primo reportage, dal titolo “The New World”, realizzato lo scorso ottobre negli Stati Uniti e disponibile gratuitamente sul sito dell’Union de la Presse Francophone. Quest’anno l’avventura dei ragazzi si sposterà invece nel continente africano per seguire nuovamente le vicende di diversi valdostani che hanno deciso di emigrare all’estero. Tra queste, sarà raccontata la storia di Ariane Questiaux Coulter, pronipote di un emigrato di Sarre dell’inizio del secolo scorso, che aveva “perso” il legame con le proprie origini e da poco ritrovate grazie al lavoro di una investigatrice-genealogista novarese.

Al momento il lavoro di scrittura del reportage è in fase di sviluppo e sono state girate già diverse scene in Valle d’Aosta. Le riprese in Africa, che si svolgeranno a Cape Town, sono invece prevista dal 26 novembre al 3 dicembre. Il lavoro di montaggio e post-produzione inizierà subito dopo, tra l’inizio di dicembre e la fine gennaio.

Come lo scorso anno, Michela Ceccarelli, consulente scientifico della Fondazione Chanoux, è responsabile del coordinamento dei testimoni emigrati in Sud Africa, Alessandro Celi, presidente del Comité des Traditions Valdôtaines, è consulente sulla storia dell’emigrazione valdostana, Patrick Perrier e Marco Gheller, rispettivamente segretario generale e presidente della Fondation Chanoux, si occuperanno della logistica del progetto. Il coordinamento generale e l’ideazione del progetto nonché la scrittura, le immagini, il montaggio e la regia del reportage sull’emigrazione valdostana in Sud Africa sono a cura di Joseph Péaquin, Presidente dell’UPF Vallée d’Aoste con l’aiuto dei giovani selezionati.

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