Trentacinque scatti in bianco e nero di donne di diversa provenienza culturale, ma unite dalla comune passione per il canto e dall’esperienza della migrazione. E’ questo il tema della mostra della fotografa Sophie-Anne Herin, dal titolo "Sur le chemin des femmes", che sarà inaugurata giovedì 7 marzo, alle ore 18, sotto i portici di Palazzo regionale ad Aosta. Organizzata dalla Presidenza del Consiglio regionale in occasione dell’8 marzo, giornata dedicata alla donna, l’esposizione, le cui immagini troveranno spazio nelle bacheche allestite sotto i portici, documenta alcuni momenti delle attività del coro "Sur le chemin des femmes", nato a Modena nel 2008 da un laboratorio di "canto sensibile". Si tratta di un gruppo composto da circa 13 donne provenienti da Paesi diversi (Ghana, Ucraina, Marocco, Argentina, Ghana, Moldavia, Somalia e Italia) che propone un repertorio che attinge dal sostrato culturale e musicale consegnato al gruppo da ogni corista.
“Grazie a questa iniziativa, le donne, spesso con alle spalle esperienze difficili, hanno avuto modo di riprendere contatto con alcune parti di se stesse e di attuare un processo di auto-guarigione, sostenuto anche dal clima accogliente e di intensa socialità che si è andato man mano creando – spiega Sophie-Anne Herin – Mi sono avvicinata a loro nel 2008 e poi tra il 2009 e il 2010 abbiamo avuto alcuni incontri nei quali ho approfondito la loro conoscenza ”. L’approccio fotografico e stilistico in questo progetto si distanzia rispetto al taglio più onirico che caratterizza la fotografa valdostana e che rimane stavolta più documentaristico. L’esposizione si divide in tre sezioni: le prove, i ritratti e le immagini di scena, riprendendo il percorso cronologico che ha seguito la Herin in questo lavoro molto vicino al percorso e alla sua sensibilità poiché la fotografa ha lavorato in passato come attrice in varie compagnie di teatro.
Sophie-Anne Herin inaugurerà un’altra mostra il giorno successivo, 8 marzo, a Chieri (Torino) alle ore 18,30 presso il centro Phos. Nella mostra dal titolo “Attorno ad un Manque” cncora una volta protagonista sarà il corpo e il tema della mancanza. In una prima serie d’immagini saranno presentate due gemelle valdostane, inserite in un ambiente onirico con l’intenzione di ripercorrere il cammino che ha portato una delle due all’essere disabile. Le fotografie non permettono di distinguere quale delle due gemelle è disabile, ma si mantiene sempre una certa ambiguità per creare una sorta di gioco di ruolo. Il secondo nucleo d’immagini riprende gli scatti, esposti qualche settimana fa anche ad Aosta alla Cittadella dei Giovani, di una ragazza che soffre di disturbi di comportamento alimentare. In un viaggio introspettivo il corpo diviene soggetto e metafora dell’assenza, con scatti inquieti, ludici e mai scontati che sottolineano problematiche profonde in maniera differente.