Taglio del nastro per “Les mots” con Antonio Scurati e Giorgio Pressburger

I due autori hanno dato il via agli incontri del salotto letterario che per 18 giorni sarà protagonista in Piazza Chanoux ad Aosta. Il festival della Parola segue il fil rouge della Rinascita, con i librai protagonisti tutti i giorni fino al 4 maggio.
Les Mots 2014
Cultura

Con le note degli studenti della Sfom e con i primi incontri letterari ha avuto inizio “Les Mots” il ribattezzato Festival della parola in Valle d’Aosta che vedrà trasformata Piazza Chanoux per 18 giorni in un vero salotto letterario, con tanti appuntamenti con autori nazionali e locali, che rifletteranno sul fil rouge dettato dal tema di quest’anno “La rinascita”.

Dopo il taglio del nastro e i discorsi da parte dell’Assessore regionale alla Cultura, Joel Farcoz, del Presidente della Chambre Valdotaine, Nicola Rosset, e del direttore artistico del Festival, Arnaldo Colasanti, che animerà tutti gli incontri fino al 4 maggio, il salotto di Aosta ha dato il palco e il microfono ad Antonio Scurati per raccontare e approfondire attraverso il suo romanzo “Il padre infedele” una importante fotografia sulla genitorialità italiana all’inizio del 21° secolo, vista dal punto di vista “maschile” come ha più volte sottolineato Scurati nelle sue interviste: “è il punto di vista di un uomo che diventa padre, che deve continuamente, ogni giorno reinventarsi, con la paura di non soddisfare quella responsabilità che ha avuto sempre nel tempo il ruolo del padre”.

Quella di Glauco, il protagonista del libro, è la storia di una coppia che si sbriciola, di un rapporto che muore con la nascita della figlia, in virtù dell’egoismo, e sorpassa il concetto che la nascita di un figlio consolida la famiglia. Di qui la riflessione sui temi della vita di coppia, della società e di una generazione nuova di padri, non sempre pronta al proprio ruolo, di qui l’infedeltà.

Un salotto pieno di gente ha accolto subito dopo il secondo incontro, con Giorgio Pressburger, scrittore di un’altra generazione, giornalista, autore cinematrofico che con il libro “Storia umana e inumana” conduce un viaggio tra figure storiche, grandi dittatori, grandi filosofi e grandi artisti, personaggi della Divina Commedia, protagonisti della contemporaneità come il camorrista Sandokan e Nelson Mandela, figure amate e rimpiante come il nonno e il fratello Nicola… Tutte le presenze del libro vengono a costituire una galleria ricchissima e sfaccettata che impone al protagonista di ripensare alla propria vita collocandola sia all’interno della storia millenaria del popolo ebraico, sia sullo sfondo del recente “secolo breve” – quel Novecento che ha segnato la sua esistenza e che più che mai si è accanito contro i valori supremi cui Pressburger nonostante tutto crede: l’amore e la libertà.

Il salotto di Aosta è poi soprattutto luogo di libri e le librerie di Aosta hanno fatto rete per presentare al pubblico i circa 8mila testi, scelti per soddisfare le esigenze di una vasto pubblico, non solo interessato a scoprire e incontrare i tanti autori che si alterneranno, ma anche a ricercare novità editoriali, locali e nazionali, e a farsi dare nuove suggestioni da chi con i libri vive a stretto contatto tutti i giorni “E’ una vetrina importante – commentano i librai Piero Vallaise e Stefano Tringali – alla quale ci prepariamo con attenzione e con un panorama editoriale complesso, capace di soddisfare ogni palato letterario”. La place premia sempre lo sforzo dei librai, soddisfatti per le edizioni precedenti e dunque speranzosi anche per quella in corso, e regala la piacevole suggestione della riscoperta serale: fino alle ore 23 la libreria di “Piazza Chanoux” è aperta per chi ama sfogliare pagine alla ricerca di nuove storie e personaggi, di una copertina che richiama lo sguardo, che ipnotizza e le cui poche frasi richiamano un mondo affascinante da scoprire. Che sia quello raccontato da un autore conosciuto nel pomeriggio o ancora sconosciuto poco importa, quello che rimane è il piacere di un momento per sé, di scoperta, di allontanamento dalla frenesia del quotidiano… di rinascita.
 

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