Quasi 18 anni e un talento che si unisce a una fantasia creativa molto matura per una tale età anagrafica: Filippo Maria Pontiggia continua a produrre cortometraggi e a riscuotere successo negli ambienti dei festival a loro dedicati.
Il suo “The Blue Ball“, storia di una pallina blu che su una scrivania che diventa mare immaginario compie un viaggio incredibile e che finirà con l’incontrare una sua simile, rossa, di cui innamorarsi, è stato scelto dall’Animánie Festival, rassegna che propone le migliori produzioni di animazione di ragazzi dai 6 ai 26 anni e che quest’anno, in via eccezionale, sarà trasmesso online su YouTube il 21 novembre.
“Ho inviato questo corto di animazione a pochissimi festival, mi sembra tre. Ho ricevuto la mail di questo festival ceco e subito non avevo nemmeno colto, ma in un secondo momento, quando ho realizzato, devo dire che la soddisfazione è stata tanta, sono davvero felice – racconta Filippo -. Il corto in questione, una produzione in stop motion, è stata girato durante la quarantena, in casa e non ha nulla a che vedere con la situazione attuale, con questo virus; è un corto che cerca di portare le persone da un’altra parte, in un mondo diverso e immaginario“.
La passione di Filippo per la finzione, per la fiction, è chiara e il suo obiettivo è esattamente cercare di arrivare lì, ma con quale linguaggio è ancora prematuro da definire, come confessa il giovane regista: “Non mi sono ancora approcciato ai lungometraggi, questo perché la mia voglia di rimanere nella fiction è tanta e i budget per dei lungometraggi di finzione ovviamente crescono e di molto, mentre con i corti il budget, pur rimanendo alto, può scendere e rendere più fattibile la realizzazione del prodotto. Sono affascinato dal mondo della finzione, dove tutto può accadere, ritengo che conceda molte più opportunità al regista per indagare vite e mondi che possono essere creati. In questo caso il documentario, così reale, restringe il campo e obbliga a stare nel mondo che viviamo”.
Nonostante la preferenza di Pontiggia per la finzione sia sottolineata anche dal corto “L’incubo“, che verrà proiettato il 5 dicembre in occasione del Sottodiciotto Film Festival, la voglia di esplorare è viva nel giovane valdostano che, durante il primo lockdown, ha iniziato un nuovo percorso dal taglio più documentaristico girando alcuni pre episodi di “Avvelenata”, una serie che Filippo sta continuando e che aveva presentato ai valdostani proprio attraverso Aostasera.it.
Nel futuro di Filippo alcuni corti, uno per la Film Commission, e la voglia di continuare. Molto importante per trovare la propria via, soprattutto se si pensa che non ha ancora raggiunto la maggiore età ma che ha già una notevole consapevolezza di ciò che vorrebbe creare e perché.