Ad oltre un secolo di distanza, il Titanic continua a solcare l’immaginario collettivo: simbolo di sogni infranti, ma anche di passioni che sfidano il tempo. E sabato 20 dicembre prossimo, alle 20, quella nave tornerà a prendere il largo, non tra i ghiacci dell’Atlantico, ma sul palcoscenico del teatro Giacosa di Aosta.
Si chiama “Titanic – Un amore infinito” e viene presentato come “un viaggio tra musica dal vivo, danza e tecnologia immersiva”, firmato da Arte Management International (AMI) e diretto da Pietro Versari. Uno show in cui luci, suoni e proiezioni tridimensionali diventano parte della storia, trasportando il pubblico nelle sale dorate della prima classe, sui ponti rumorosi della terza e, infine, nell’abisso dell’oceano.
Sul Titanic di Versari viaggiano Sean e Rosa, due giovani in cerca di una nuova vita. Le loro differenze sociali non contano più quando l’amore — quello vero, ingenuo e potente — diventa bussola e rifugio. Attraverso canzoni inedite come “Non ti scorderò”, “Un amore vero non si scorda mai” e “Con Te”, la loro storia prende forma in un crescendo di emozioni che unisce palcoscenico e platea. A dare voce ai protagonisti, le interpretazioni di Laura Gregorutti, Maitheya Riva e Nicolas Franzin, accompagnati da un ensemble di oltre 60 artisti tra attori, musicisti e ballerini.
Durante lo spettacolo, ogni scena è un piccolo universo. C’è la partenza del Titanic, che riempie il teatro di suoni e colori come una festa d’altri tempi; il Gran Ballo in Maschera, dove l’eleganza si fa sospensione; la danza irlandese, un’esplosione di vita e ritmo; e poi, inevitabile, l’incontro con l’iceberg, raccontato attraverso immagini che avvolgono il pubblico in un abbraccio di luce e silenzio. Il viaggio si chiude con “Christmas Day”, una scena struggente in cui una bambina, naufraga in mare, cerca la sua famiglia nella notte di Natale. È il momento in cui il mito si scioglie nella tenerezza, e l’oceano diventa specchio dell’animo umano.
“Il Titanic è una metafora della nostra epoca – spiega il regista Piero Versari –. È il desiderio di andare oltre, ma anche la consapevolezza della nostra fragilità. Con questo spettacolo vogliamo fondere arte e tecnologia per raccontare una storia che, pur appartenendo al passato, parla di noi oggi”.

Un palco aperto a tutti: si cercano comparse
Anche il pubblico può salire a bordo: la produzione cerca comparse di tutte le età per partecipare alle scene della partenza e dell’affondamento. Un’occasione per vivere il teatro dall’interno e far parte di una grande produzione collettiva. Le candidature sono aperte su un’apposita pagina web.
I biglietti sono già disponibili su Vivaticket, con sconti speciali per gruppi e associazioni culturali. Per informazioni è possibile consultare il sito web dello spettacolo, oppure inviare una mail.