Galleria 

Toquinho esalta la scuola brasiliana a Bard

Toquinho ha emozionato il pubblico della Piazza d'Armi del Forte ricordando i grandi interpreti della Bossa Nova e della sua generazione
Cultura

Batteria, basso, voce e chitarra. Soprattutto chitarra: le dita di Toquinho, in concerto al Forte di Bard per Aosta Classica, vanno veloci come trascorre veloce la serata, un concerto molto emozionante e carico di storia. Il pubblico, poco (solo 1/4 della Piazza d’Armi risulta occupata n.d.r.), non sembra però lì per caso e infatti è entusiasta, caloroso e non fa rimpiangere una platea sold out.

Sul palco, insieme all’artista brasiliano, sfilano tutti i più grandi della sua generazione e, in generale, della musica brasiliana dagli anni ’50 in poi: un omaggio alla musica brasiliana e un tributo a tutti quei grandi amici con cui Toquinho ha condiviso percorsi artistici, successi e rivoluzioni culturali. Bard viene avvolta da un misto di samba e Saudade, arrivano tutti: Tom Jobim, il suo grande amico e collaboratore Vinicius de Moraes, la rivoluzione di Baden Powell, che introduce l’afro culture nel sound brailiano, Carlos Lyra, Chico Buarque, Menescal e tanti altri. Il concerto entra direttamente in quell’anima poetica della Bossa Nova, perché “la Bossa Nova è un modo di rendere una melodia e non una musica”, come dice lo stesso Toquinho.

Spazio anche alle parentesi italiane dell’artista (che vanta comunque origini italiane, lucane e mantovane n.d.r.), grazie ai successi con Ornella Vanoni e al magico incontro con Ennio Morricone che diedero rispettivamente vita a successi come “ La voglia e la Pazzia” e “Samba de Fumicino” (questa venne creata dal brasiliano come congedo finale al grande maestro italiano n.d.r.).

Sono tanti i brani che sublimano il mondo della Bossa e che Toquinho esalta grazie anche a Camilla Faustino, una delle bellissime voci della nuova generazione brasiliana che accompagna il musicista in questa tournée (in cui ogni sera corrisponde a un concerto, con una costanza e un ritmo forsennato che però Toquinho non rinnega e anzi ringrazia): “Senza Paura,” “Samba della Benedizione”, “Samba per Vinicius”,“Aquarello” e anche “Tarde em Itapoa”, che rappresenta il momento in cui Toco si guadagna la fiducia artistica di Vinicius de Moraes e inizia una collaborazione fortunata e prolifica per entrambi.

I ricordi si susseguono, gli applausi arrivano quasi senza sosta e dopo 1 ora 40 di concerto, due encore e tanta energia, Toquinho si congeda in una sera d’estate che è esotica più del solito. E non è merito del caldo anomalo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza ETermini di servizio fare domanda a.

The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte