Torna, a Bard, l’appuntamento con la mostra “Wildlife Photographer of the Year”

Per il nono anno consecutivo, infatti, il museo ospita la prima tappa del tour italiano della mostra che ogni anno premia gli scatti più belli del mondo animale e vegetale, dal 16 febbraio al 10 giugno.
Polar pas de deux - Eilo Elvinger
Cultura

Tutto è pronto, al Forte di Bard, per l’anteprima italiana della 53esima edizione del Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra, dal 16 febbraio al 10 giugno. Per il nono anno consecutivo, infatti, il museo ospita la prima tappa del tour italiano della mostra che ogni anno premia gli scatti più belli del mondo animale e vegetale. Cento le foto in mostra quest’anno, realizzate nell’arco del 2017, e che la natura in tutti i suoi aspetti.

La mostra presenterà le foto vincitrici delle 16 categorie del premio che ritraggono la biodiversità esistente sul nostro pianeta, dai comportamenti di animali quasi sconosciuti a mondi subacquei nascosti e misteriosi, selezionate fra le oltre 50mila immagini giunte da 92 diversi paesi del mondo e giudicate da esperti internazionali per la loro originalità e sulla base di criteri artistici e tecnici.

Vincitore assoluto di quest’anno è il fotografo sudafricano Brent Stirton con lo scatto “Memorial to a species” (Monumento alla specie) che ritrae con grande forza documentaria un rinoceronte appena colpito e mutilato del suo corno all’interno del Parco Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana.

Il premio per il miglior scatto della categoria giovani, Young Wildlife Photographer of the Year, è andato invece all’olandese Daniël Nelson che è riuscito a ritrarre un gorilla felicemente sdraiato e intento a mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane.

Cinque gli italiani premiati: Stefano Unterthiner, che si è aggiudicato due premi come finalista nelle categorie The Wildlife Photojournalist Award: Story e Urban Wildlife, la giovanissima Ekaterina Bee, vincitrice nella categoria 10 Years and under, Marco Urso, finalista nella categoria Behaviour, Hugo Wasserman, finalista nella categoria Urban Wildlife e Angiolo Manetti, finalista nella categoria Earth’s Environments.

Due gli eventi correlati alla mostra, a partire dalla Conferenza con i fotografi Angiolo Manetti e Marco Urso – sabato 14 aprile, ore 15 – che prevede l’incontro con due dei cinque fotografi italiani premiati in questa edizione del premio.

Il 5 ed il 6 maggio, invece, spazio al Master of Wildlife Photography, il percorso formativo con professionisti del settore dedicato all’approfondimento delle tecniche di fotografia naturalistica, alla lettura del portfolio dei partecipanti e all’utilizzo degli strumenti di fotoritocco. I docenti sono Stefano Unterthiner, fotografo, ed Emanuele Biggi, biologo e fotografo, conduttore della trasmissione Geo su Raitre.

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